Eravamo alla ricerca della squadra anti-Juve e ne abbiamo trovate due.
Napoli e Inter, appaiate al secondo posto, continuano a viaggiare ad un ritmo stratosferico e si propongono come le uniche due squadre che possono, in qualche modo, rendere meno facile il cammino dei bianconeri verso l’ottavo scudetto consecutivo.
Entrambe stanno camminando a tempo di record. L'Inter addirittura è arrivata alla settima vittoria consecutiva – un filotto che sta infiammando la fantasia del popolo nerazzurro - tanto che si parla già di grande Inter e fioccano gli accostamenti con la squadra di Mourinho: quella del triplete.
Spalletti, da bravo pompiere, cerca di spegnere il fuoco dell’entusiasmo dilagante, richiamando l’attenzione dei suoi sul fatto che la straordinaria vicinanza dei tifosi – contro il Genoa erano in 65.000 al Meazza - non può andare delusa e soprattutto non può essere delusa la storia del club nerazzurro , che è di valenza mondiale.
Ma se l’Inter, fa faville, il Napoli non gli è da meno. La squadra gioca a memoria, e nonostante Ancelotti sia al timone di comando solo da qualche mese, il gioco fluisce con una facilità ed una naturalezza quasi sconcertante. Era bello il Napoli di Sarri - è bello e concreto quello attuale. Diciamo che è una squadra che ha raggiunto la consapevolezza di essere veramente una grande del nostro campionato – e questo si riverbera anche in Champions , dove abbiamo già ammirato un Napoli diverso , più sicuro di se , con una personalità che fino ad ora non aveva mai mostrato.
Certo , se Napoli e Inter stanno facendo mirabilie, la Juve , per contro, è sempre a più sei in classifica e come se niente fosse sta sciorinando il miglior avvio di campionato della sua storia - 31 punti, 10 vittorie e un pari – ruolino pazzesco.
La Juve resta la grande favorita per il titolo – sul piano tecnico e come organico resta inarrivabile per tutti - ma non si dovrà deconcentrare; perché la storia del nostro campionato è piena di sorprese. Voglio dire che in passato , tante squadre, sulla carta meno forti delle favorite , sono riuscite a conquistare lo scudetto – basta pensare alla prima Juve di Antonio Conte, che era certamente inferiore al Milan di Ibrahimovic e soci, e ha finito per vincere il tricolore.
Quindi i bianconeri non dovranno avere cali di tensione , e come si dice nel gergo quotidiano, dovranno conquistarsi la pagnotta sul campo. Anche perché c’è un dato che sta emergendo sempre con maggior chiarezza: le squadre cosiddette piccole quando incontrano la Juve , sono abituate a fare la partita del secolo e riescono sempre a rendergli la vita difficile – mentre si rivelano più abbordabili quando si confrontano con le altre big del campionato.
Basta guardare le partite. Il Genoa visto contro l’Inter , non è nemmeno lontano parente di quello ammirato contro la Juve – si può dire che l’unica cosa che li ha accumunati è stata il colore della maglia.La stessa cosa si può dire per l’Empoli, che ha fatto soffrire la Juve , fino a contendergli il risultato, e poi al cospetto del Napoli si è sciolto come neve al sole.
Si potrebbe continuare con altri esempi. Devo dire che si tratta di una vera e propria tendenza che si sta manifestando nel comportamento “delle piccole”. Contro la Juve si gioca allo spasimo, perché si è sotto i riflettori del mondo, e si cerca l’impresa a tutti costi. Mentre con le altre, inconsciamente, si pensa ad un interesse superiore, che può essere magari la partita successiva - più abbordabile ai fini del risultato – vedi l’Empoli che nella prossima partita affronterà in casa l’Udinese.
Come ha detto Allegri, dopo la gara con il Cagliari, il campionato è ancora lungo, e il Napoli e l’Inter sono in lotta per lo scudetto - è la verità - e quindi niente distrazioni.
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