Tralasciando il discorso plusvalenze, anche se purtroppo nel calcio moderno hanno e avranno sempre molta più importanza, preferisco concentrarmi su un discorso puramente tecnico, di campo. Lo scambio Dybala-Lukaku conviene a qualcuno. Già, ma a chi? Paulo sembra aver terminato le su chances in bianconero, mentre il gigante belga non sembra essere più soddisfatto della sua avventura Oltremanica.

Nel modulo di Sarri, il 4-3-3, Dybala non potrebbe stare in un attacco a tre largo a destra? No. Lo ha già dimostrato. L'argentino non è Messi, non ha quelle caratteristiche e forse (aggiungo io) non ha più nemmeno la voglia di restare in bianconero. Dybala è una seconda punta, punto. Non è un falso nueve, non può giocare in un attacco a tre e non è un trequartista. Sarebbe perfetto per l'Atletico Madrid del Cholo Simeone, in appoggio alla prima punta. In quel caso farebbe veramente disastri, in senso buono.

Lukaku invece è un attaccante possente, fisicamente devastante, e con una buona media gol, anche se nell'ultima stagione ha segnato soltanto 15 reti, ben lontano dalle stagioni precedenti. Tutto vero, ma nello schema tattico di Sarri come si troverebbe? Direi a meraviglia. L'ideale per Cristiano Ronaldo, in quanto gli consentirebbe di partire largo a sinistra come lui ama, per poi accentrarsi verso la porta. Il belga sembra essere il prototipo di centravanti che più si accosta alle caratteristiche del modulo dell'ex tecnico del Chelsea. Forte di testa, gioco di sponda e tiene la palla quando la squadra è in difficoltà. 

Certo, il prezzo del cartellino del belga (80 milioni) e il fatto di non aver mai giocato in un campionato duro per gli attaccanti come quello italiano sono gli aspetti negativi di tutta l'operazione, ma che alla fine con molta probabilità si farà. Quindi chi ci guadagna? Da un punto di vista prettamente tattico la Juventus, anche se l'argentino sembra sempre essere sul punto di esplodere definitivamente ogni anno, ma forse qualche limite caratteriale lo imbriglia. Lukaku in, Dybala out. Suning permettendo.