PALERMO-CATANIA - Gli appassionati di calcio siciliano ( e non solo) ricorderanno con una certa dose di nostalgia l’ultimo derby Palermo-Catania disputatosi in Serie A. Era il 21 aprile 2013 e al Renzo Barbera finì 1-1, con gol di Barrientos per i rossoblù e pareggio di Ilicic al 95’ per i rosanero. In quella stagione le due squadre siciliane inseguivano obiettivi agli antipodi:  il Catania di Maran rincorreva un posto in Europa League che non sarebbe arrivato (nulla togliendo alla straordinaria stagione della squadra catanese); il Palermo di Sannino, al contrario, era a caccia di punti salvezza, invano, perché in quella stagione la società rosanero non riuscirà ad evitare la retrocessione. In quella partita si affrontavano due argentini: Alejandro Gomez, detto El Papu e Paulo Dybala, detto la Joya. Il Papu Gomez, allora venticinquenne, era una delle stelle di quel Catania che chiuse all'ottavo posto. Diciotto reti e diciassette assist in più di cento partite in Sicilia, dal 2010 al 2013. E anche in quell’ultimo derby mise la sua firma, siglando l’assist per il gol di Barrientos. Dopo l’esperienza in terra siciliana, la sua consacrazione arriverà due anni dopo all’Atalanta.  Sulla sponda rosanero, Paulo Dybala che nel 2013 era alla sua prima esperienza in Italia. Quell'anno collezionerà ventisette presenze segnando tre gol. Dybala, allora ventenne, non era ancora il campione affermato di oggi ma aveva già mostrato di che pasta fosse fatto. La conferma avvenne un anno dopo quando, proprio nel campionato cadetto, Dybala avrebbe riportato la squadra rosanero nella massima serie.
Ad accumunare i due talenti argentini non sono solo i natali e la militanza in due squadre siciliane, ma anche la tecnica e la loro posizione in campo. Entrambi brevilinei, non amano ruoli fissi (trequartista, prima punta, seconda punta?), preferiscono muoversi liberamente per fare gioco, inventare passaggi filtranti, mettere i compagni davanti alla porta e segnare (dai loro piedi mai gol banali). Tuttavia, nonostante l’amore dei tifosi e l’importanza che rivestono in Juventus e Atalanta, i due argentini negli ultimi tempi sono stati messi in discussione e sono oggi al centro di polemiche.

GOMEZ - Di qualche giorno fa il messaggio rivolto ai proprio tifosi e postato sul proprio profilo Instagram dal capitano atalantino: ”Cari tifosi atalantini vi scrivo perché non ho nessun modo di difendermi e di parlare con voi. Solo volevo dirvi che quando me ne andrò si saprà la verità di tutto. Voi mi conoscete e sapete la persona che sono, vi voglio bene. Il vostro Capitano.” All’origine di tale esternazione ci sarebbe una frattura ( a quanto pare insanabile) tra Gasperini e il fantasista argentino. La rottura sembra essere legata a divergenze di natura tattica: Gasperini non considera più funzionale alle dinamiche della squadra un Gomez tuttocampista, ritenendo che il giocatore non abbia in questo momento la condizione fisica per ricoprire al meglio questo ruolo, preferendolo quindi come esterno. Cosa evidentemente poca gradita al fantasista argentino.

DYBALA - Le prestazioni poco convincenti di questo inizio di stagione e l’exploit di Morata hanno portato spesso Pirlo, nella scelta della punta da affiancare a Ronaldo, a preferire lo spagnolo a Dybala. In effetti tra il lusitano e l’ex Atletico è scattata subito la scintilla e i due si trovano a meraviglia. Questo, unito ad una condizione non proprio brillante dell’argentino, hanno fatto sì che fin ad ora Dybala abbia collezionato in campionato solo 8 presenze e 1 gol. L’ultimo, quello segnato contro il Genoa, una vera e propria liberazione che ha messo così fine al suo digiuno. Proprio nel post partita di Genoa-Juventus, Dybala ha provato a rispondere, con il consueto garbo, agli  interrogativi che serpeggiano da settimane in merito ad un rinnovo che si fa attendere” Sul contratto si è detto tanto, molte cose false: tanta gente parla di cose che non esistono, il mio procuratore è stato a Torino per tanto tempo ma nessuno l’ha chiamato. Quando sento di soldi e cifre mi dispiace: sono cose inventate di cui io non parlo mai!”-  e al nodo legato alla sua posizione in campo: “ Il mister ha un’idea di gioco che noi dobbiamo rispettare in qualunque ruolo ci metta. Adesso mi sta schierando come centravanti, a me piace muovermi più liberamente in attacco per trovare i compagni. Più giocatori abbiamo davanti, più è facile per me creare gioco. Però dobbiamo rispettare le posizioni che ci chiede l’allenatore”.

JUVENTUS-ATALANTA - Un match che raramente delude le aspettative. Una partita divertente e senza pause con la Juventus che fa la partita e l’Atalanta che, pur essendo passata in svantaggio, non rinuncia e anzi risponde con la solita veemenza offensiva. Una perla di Chiesa il vantaggio della Juventus e una bordata da fuori area il pareggio di Freuler. E come se non bastasse uno straordinario Gollini para un rigore a Ronaldo. Finisce 1-1. Ancora un pareggio nella partita che mette di fronte Gomez e Dybala, ma nessuno dei due può ascriversi a protagonista di questa partita. Infatti Gomez subentra al 53’ al posto di Pessina e Dybala, nonostante la serata no di Cristiano Ronaldo, entrerà solo all’ 84’, sostituendo un nervoso Morata.

ULTIMO TANGO ARGENTINO? - Viene da chiedersi se, quindi, non sia davvero al capolinea il rapporto dei due argentini con le rispettive squadre. Nel caso del capitano atalantino l’addio, forse già a gennaio, sembra ormai inevitabile. Lo stesso Percassi era intervenuto a riportare l’ordine nello spogliatoio alla vigilia della partita cruciale di Champions contro l’Ajax. Tuttavia la mossa del presidente era sembrata sin da subito il tentativo di mettere una toppa momentanea per consentire alla squadra di continuare a lavorare e fare risultato, nell’attesa dell’addio di uno tra Gasperini e Gomez. E il post del Papu sembra confermare che sarà proprio il fantasista argentino a lasciare,  mettendo così fine a un matrimonio che,  fino a pochi mesi fa, sembrava essere destinato a durare per sempre. Discorso diverso per Paulo Dybala, almeno stando alle dichiarazioni delle parti interessate. Il giocatore continua a professare il proprio amore per la Juventus, non solo a parole, ma con i fatti, ingoiando le tante esclusioni di inizio stagione; l’allenatore conferma la propria fiducia nel talento argentino e ripete che la squadra sta solo aspettando il miglior Dybala; la società, nella persona di Paratici, dichiara:" Con Paulo c’è un grande rapporto, abbiamo investito su di lui cinque anni fa come il numero 10 della Juve. È un ragazzo eccezionale, gli vogliamo bene. Supporta i nostri colori, gioca sempre anche se in condizioni non perfette. Prossimamente incontreremo l’agente, cosa che era già in programma, ma per motivi di Covid non siamo riusciti a fare di persona." SaràIntanto sembra ormai certa la sua esclusione anche dal match di oggi a Parma.

Per chi dei due argentini sarà l’ultimo tango? L’interrogativo rimane. Le prossime gare e le mosse di società e giocatori sicuramente ci diranno qualcosa in più. Nel frattempo, mentre ipotesi e speculazioni continueranno a tenere banco, speriamo che lo spettacolo non ne risenta: ammirare l’estro istintivo e la tecnica studiata di due splendidi interpreti della scuola argentina…è sempre un bel vedere!