Per buona parte degli addetti ai lavori sembra che Dybala si sia finalmente evoluto nel fuoriclasse assoluto che tanti auspicavano.
​La Joya è già un simbolo della Roma. Il paradosso è che non è stato necessario segnare tanto o incantare con giocate sopraffine. Anzi, non è servito nemmeno giocare. È stato sufficiente esser (stato m)andato via dalla Juve, per trasferirsi nella Capitale, alla corte dell’uomo di Setubal. Scene di delirio di massa alla sua presentazione all’Eur, dinanzi al Colosseo Quadrato illuminato a tinte giallorosse, alla presenza di migliaia di sostenitori.
In realtà solo chi non conosce Roma e i romanisti è rimasto sorpreso. Un’ottima operazione di marketing, di sicuro. Ma non solo: l’entusiasmo, l’immagine sportiva ed il clamore serviranno anche ai fini del risultato sportivo, aumentando audience ed incassi, amplificando le strategie comunicative del Mou e rendendo ancor più difficile giocare per gli avversari e per gli arbitri fischiare o andare al var all’Olimpico.

In verità è stato proprio Paolino quello che sembrava non crederci. Ai più la “sfida diversa”, la "nuova esperienza" è sembrata solo un ripiego, un modo per uscire dalla situazione imbarazzante in cui si era ritrovato. Assurdo per chi a giugno 2017 aveva altre sensazioni ed altre aspettative. Da non credere per chi dicembre a 2021, secondo i principali media sembrava avere in tasca un contratto da 7,5 milioni all’anno + bonus per arrivare a 10 milioni netti, oltre cospicuo premio alla firma e commissioni.

Rewind: giugno 2017, Juve in finale di Champions, con Dybala che sbaraglia Messi e Barca. Durante l’estate si lascia con la storia fidanzata Antonella Cavalieri e pare cambiare in atteggiamenti e sembra poco sorridente. Intervistato in occasione dei sorteggi Champions’, Nedved dichiara a Premium Sport:“Dybala? Gli consiglio di fare tanti sacrifici nella vita privata, di fare davvero il calciatore. Ogni giocatore attraversa alti e bassi ma lui è un grande e si rialzerà”.
Seguono la nuova compagna Oriana Sabatini e la permanenza alla Juve che continua con infortuni e pretese sempre crescenti, tanto che lo stesso Presidente Agnelli, pur dopo un buon campionato, a dicembre 2020, sul rinnovo di Dybala sente di dover dichiarare, con affetto e toni paterni: “...Vediamo ieri, oggi e domani un Paulo capitano di questa squadra. Già ora la fascia, spesso, ce l'ha al braccio. Ha già ricevuto un’offerta che lo pone tra i 20 più pagati in Europa ed è un'ottima base, quindi il suo amore è ricambiato sia sentimentalmente che con una forte riconoscenza. L'offerta sa di averla, aspettiamo serenamente una risposta. Ne aspettiamo anche una in campo, la sua ambizione è quella di arrivare tra i primi cinque al mondo, e vogliamo supportarlo. Lui oggi non lo è e questo lo sa" . Non arriva il rinnovo, seguono infortuni ed un rendimento altalenante.

Gennaio 2022: Arrivabene sul rinnovo di Dybala dichiara: ”Abbiamo detto che ci saremo rivisti con i giocatori a febbraio. Ognuno deve guadagnarsi il proprio posto in squadra e dimostrare di valere il valore che gli si dà. Vale per i giocatori e per i dirigenti”.
Dopo la appena seguente partita con l’Udinese, Dybala segna e cerca con aria poco serena, apparentemente di sfida, qualcuno. Poi dice che aveva invitato un amico e che lui non aveva nulla da dover dimostrare. La Juve, quindi, qualcuno dice esasperata, ingaggia Vlahovic e gli dà il benservito, non presentandogli alcuna offerta. Successivamente Nedved dichiarerà che le pretese erano eccessive e che era stato valutato anche l’aspetto extracalcistico. Seguono le lacrime all’ultima gara allo Stadium, in cui forse Paolo realizza cos’è successo. Poi, secondo i ben informati, resta in attesa dell’Inter e di Marotta. Ma anche qui la sensazione è che dopo il ritorno inaspettato di Lukaku, le parole ricevute non valgano più.

In una situazione imprevedibile, in cui le offerte non arrivano nonostante sia libero, Mou riesce a far leva sulla voglia di riscatto del giocatore offrendogli altresì una dignitosa via d’uscita da una difficoltà evidente. Si ritrova, quindi, a firmare con la Roma un contratto da 4,5 milioni più bonus all’anno, poco più della metà di quanto aveva in mano.
Ora la stagione è iniziata e la scelta sembra buona: zero infortuni, entusiasmo e acclamazioni da fuoriclasse... finalmente è diventato un top5.
Che Joya… a saperlo prima, bastava poco, no?