Il calciomercato può essere valutato con cognizione di causa solo al suono del gong, alla fine quindi, ma sta iniziando il campionato, per cui ci si può già ragionare su con un minimo sindacale di serietà. In tal senso, va detto che ci sono luci e ombre nel mercato rossonero. Posso anticipare che lo considero positivo nel complesso. Ogni medaglia, tuttavia, ha un dritto e un rovescio e quella del mercato del Diavolo non fa eccezione.

Il Milan ha riscattato Tomori per 28 milioni, mentre ha ricontrattato l'acquisto di Tonali risparmiando alcuni milioni di euro. Molti tifosi non vedono tali operazioni come acquisti veri e propri, ma sbagliano. Lo sono visto che, trattandosi di prestiti, gli interessati erano giocatori di altre squadre. Se mai, la società ha commesso l'errore di chiedere al Chelsea lo sconto sul riscatto di Tomori. Il Chelsea era già molto irritato per l'atteggiamento storico del Milan, che ha sempre chiesto giocatori gratis, rimandandoli indietro al momento di pagarli. Resosi conto della gaffe, il Milan ha offerto il ramoscello d'ulivo in occasione dell'affare Giroud, ma di questo parleremo più avanti. E comunque, i rossoneri hanno forse esagerato anche nei confronti del Brescia, quando si sono rifiutati di riscattare Tonali per chiedere tanto uno sconto che un'integrazione in contropartite tecniche. E' andata bene, perché Cellino non è Abrahmovich, ma anche lui ha una memoria e non è mai bene avere nemici nel periglioso pelago del calcio italiano.

Diaz non è stato acquistato, ma quasi. Un prestito biennale, dopo averlo già schierato per 1 anno, è quasi un acquisto. Se dopo il biennio potrà essere confermato e converrà farlo, benissimo, altrimenti sarà come quei giocatori che vanno via alla scadenza rifiutandosi di rinnovare.  Non avendo pagato nulla all'acquisto, l'operazione ci sta. Credo che qualcuno abbia capito che Diaz non può fare l'ala né sostituire Chala, ma che possa essere un arma non indifferente se schierato alle spalle del centravanti o accanto allo stesso, per sfruttare gli spazi creati dalla prima punta. Dovrà essere svincolato da compiti non occasionali di marcatura, com'è ovvio. E' bravo, comunque, è può servire.

Parlando di giocatori che arrivano a fine contratto e non rinnovano, Donnarumma è stato sostituito dal nuovo N'kono ovvero Maignan. Gigio chiedeva la luna, perché sapeva che non l'avrebbe avuta. Aveva già deciso di andare alla Juventus e l'ammontare dell'ingaggio era un buon casus belli. I bianconeri, tuttavia, non sono riusciti a cedere il loro portiere liberandosi dell'ingaggio, per cui Donnarumma è andato a Parigi per meno di quanto gli offriva il Milan. Prima o poi sbarcherà a Torino. Essendo un professionista a fine contratto, era suo diritto e qui jure suo utitur neminem laedit. Certo deve ricordare che ha ormai voltato pagina coi rossoneri per sempre, in quanto non si può pretendere di avere tutto. Ha scelto la botte piena, ma nel contempo ha rinunciato alla moglie ubriaca, cioè a diventare un punto fermo del Diavolo. Il seguito della carriera dirà se ha fatto bene o male.

Chala non sarebbe mai diventato una bandiera dei rossoneri, quindi ha scelto un milione in più netto all'anno per passare all'Inter. Era a fine contratto come Donnarumma, quindi era suo diritto firmare per altri. E' forte e all'Inter farà bene. Ho l'impressione, del resto, che la cifra in sé non giustificasse la rottura fra le parti, per cui bisognerà capire cosa è venuto meno fra giocatore e società. Lo stesso giocatore turco, nella parte finale del campionato, sembrava giocare di malavoglia se non, diciamolo, platealmene contro i compagni. Aveva capito di essere di troppo? Forse un giorno verrà fuori la verità.

Giroud era stato promesso gratis al Milan dai procuratori, ma poi si è scoperto che il Chelsea aveva esercitato l'opzione di rinnovo per un anno. I londinesi hanno preteso un indennizzo simbolico di 1,5 milioni di euro per un giocatore ormai fuori progetto. Il Milan poteva (e forse doveva) mollare, perché il cartellino di un 35nne non si paga, ma anche per dare una lezione ai procuratori. La cifra non era comunque alta in senso assoluto ed è stata pagata nell'evidente intenzione di offrire il ramoscello d'ulivo al Chelsea. Cedendo, il Milan ha siglato la pace con una società che, in questo momento, è più ricca e potente, ma ha aperto la strada all'affare Bakayoko, che i tifosi del Milan snobbano, anche se è un eccellente elemento, se preso a condizioni oneste. E comunque, Giroud è un valore aggiunto, perché sembra ancora in grado di disputare un paio di stagioni toste, forse proponendosi come una nuova operazione Cafu.

Ballo-Touré è una scommessa, visto che il ragazzo va rilanciato, mentre Florenzi, un campione d'Europa in carica, è un colpaccio di mercato. Le condizioni, per un giocatore del suo valore, che a 30 anni è ancora nel pieno della carriera, sono ottime. E' probabile che vada a sostituire Saelemaekers e Castillejo, più volenterosi che talentuosi.

E' in dirittura di arrivo Pellegri, in prestito dal Monaco. Se fosse in piena efficienza, sarebbe un affare, anche qualora si dovessero spendere 7-8 milioni per il riscatto. I rossoneri ci hanno pensato molto poco a prenderlo, per non restare col cerino in mano come nell'affare Kaio Jorge. In quel caso, la società ha cincischiato troppo sull'affare, senza chiedersi come mai il procuratore del brasiliano si fosse accontentato di un accordo sulla parola. Con la Juventus, invece, il detto procuratore ha messo nero su bianco e, anche se non lo ammetterà mai nessuno, è stato un bello smacco per prestigio rossonero.

Parlando di Juventus, il Milan scordi le operazioni di mercato bianconere. Le condizioni alle quali la Juventus ha comprato Chiesa e Locatelli sono da pazze comiche del muto. Però la famiglia Agnelli ha tali legami nel mondo degli affari, soprattutto italiano, e nella Confindustria, che tutto ciò che sarebbe assurdo per gli altri, è la normalità per la società di Torino. Bisogna essere uomini di mondo e non scandalizzarsi. I discendenti di Gianni e Umberto Agnelli troveranno sempre aperte le porte che per gli altri rimarranno, nel migliore dei casi, socchiuse. Locatelli era  destinato da mesi alla Juventus e l'attesa è servita solo a dare un po' di senso alle condizioni, quasi irreali, della cessione

Pobega viene spedito in prestito a calci nel sedere, sperando che trovi un acquirente. Può essere il nuovo Zanoncelli, scartato da Sacchi e poi scomparso dal calcio, o il nuovo Locatelli, diventato campione d'Europa. Certo chi lo sta scartando in questo momento non è Sacchi. Lo stesso Hauge, del resto, è stato spinto via in tutta fretta... con troppa fretta per esserci di mezzo considerazioni tecniche.

Ci sono poi vari misteri da risolvere:

1) Rientrerà Ibra? Mistero.

2) Davvero si vuole rinunciare al trequartista (chiamiamolo così altrimenti si va all'Inferno)? Mistero.

3) Daniel Maldini? Un piccolo mistero anche questo. A me a centrocampo è piaciuto, ma deve piacere anche a chi deve schierarlo e si sa quali divergenze di vedute ci siano fra me e quel qualcuno. Resto dell'idea che a 21 anni sia maturo per giocarsela e prendersi le sue responsabilità. Ha una carriera da fare ed è interesse dello stesso ragazzo sapere se vale una squadra da Champions o da EL oppure la bassa classifica, se non la B (e non è un disonore).

Valutate luci e ombre, dritto e rovescio della medaglia, il giudizio è positivo, come ho anticipato. Lo è con riserva, in attesa dell'ufficializzazione di Pellegri e Bakayoko. Il salto di qualità dipenderà anche dalla chimica che si stabilirà nel gruppo e con l'allenatore.