Tutti, e sottolineo tutti, vedono il calcio ormai in relazione ad un unico, grande fattore: i soldi. 

Quando esce un articolo inerente al mercato di una squadra o di un'altra, non c'è un tifoso che dica "quel giocatore mi piace" o "quel giocatore non mi piace". Il primo commento è sempre inerente ai soldi che la società dovrà investire. 

Mi trovo quindi a chiedermi: ma il calcio, oggi, è una questione sportiva o finanziaria? I tifosi, oggi, sono più attaccati ai capitali delle società, o ai gesti tecnici dei giocatori per cui fanno il tifo?

È veramente molto triste essere testimone di una lenta ma progressiva decadenza del "tifoso medio", che un tempo era affascinato dal talento, dall'estro e dalla classe dei giocatori che arrivavano nella propria squadra. Perchè siamo arrivati a ciò? Perchè ogni giornalista parla sempre e solo di investimenti? Perchè non possiamo semplicemente gustarci un tunnel, un colpo di tacco, una rovesciata o un "miracolo" di un portiere?

Un tempo, almeno in Italia, eravamo tutti "allenatori" e "CT": dovrebbe giocare Tizio al posto di Caio; il 4-3-3 sarebbe meglio del 4-4-2. Oggi siamo tutti Chief Financial Officier e consulenti del credito: 40 milioni per Tizio sono troppi, meglio offrirne 30 e il cartellino di Caio. Ma ce ne rendiamo conto che chi si mette al tavolino a fare certe operazioni è sicuramente più qualificato di chi sta dietro ad un monitor a commentare? Ce ne rendiamo conto che, se un'operazione va male e risulta underperfoming, la nostra vita non cambierà di una sola virgola? Io sostengo la mia squadra sia che ci giochi Messi, sia che ci giochi Karius, e lo faccio per un semplice motivo: a me piacciono il talento, la classe e l'estro. Bello vincere, bello avere il bilancio in ordine, ma vuoi mettere con la rovesciata di Ronaldo in Champions? O con la punizione di Messi al Liverpool? Non scherziamo.

Scrivo tutto questo perchè, ahimé, sono altrettanto affascinato dal mondo finanziario, così tanto da averlo studiato ed aver conseguito un titolo di studio abbastanza elevato da farmi dire: lasciate stare la finanza, l'economia, i bilanci e la fattibilità economica di un investimento; pensate al calcio, al bello, all'emozione della musichetta della Champions ed alla bellezza dei derby nelle categorie minori; lasciate che a pensare alle cose noiose e brutte di questo sport ci pensino i vari AD, DS, DG e CFO delle varie squadre, perchè gestire una società calcistica professionistica NON è e NON sarà mai come gestire la propria squadra in Fifa: che piaccia o meno, i giocatori hanno una testa ed un cuore, hanno bisogno di stimoli e motivazioni, e non è possibile basare tutto solo ed esclusivamente su un fattore (i soldi).

Concludo dicendo che, qualora fosse davvero più divertente fare i conti in tasca alle varie società, analizzarne i bilanci e studiarne gli investimenti, forse dovreste davvero pensare di abbandonare il calcio da tifosi, e candidarvi magari a qualche ruolo dirigenziale. Magari siete anche bravi e fate carriera. Magari riuscite davvero a comprendere il significato e la differenza tra società in salute e società NON indebitata. Magari eh.