Nel vastissimo panorama di chi, scrive e racconta di Milan, è più che logico che i tifosi rossoneri, abbiano preferenze divergenti, anche in considerazione della fascia di età o semplicemente del modo di esporre le notizie. Ciò che interessa maggiormente, al giudizio di tifosi o appassionati, più degli argomenti o degli stili, trattati da chi si espone, con commenti e opinioni, per quanto personali, è quanto possano realmente valere quelle parole.
Appare logico e scontato che il tifoso milanista, sapendo quanto il giornalista Mauro Suma sia vicino alla Società, potendo avere informazioni negate ad altri, confidi a torto o ragione, che ci possa tenere informati. E' come un faro, per i naviganti, impossibile non pensarlo sempre acceso e illuminato. Pretendere un rapporto, vero e sincero, da chi oltre al professionista è un tifoso come tanti altri, ma a conoscenza di informazioni inaccessibili per molti, così come per altri giornalisti e opinionisti, milanisti e non, che non possono ne sapere ne intuire, è sempre stato nella speranza dei tantissimi tifosi milanisti che pendono letteralmente dalle sue labbra, ma che vengono regolarmente, non traditi, ma trattati con fin troppa sufficienza, lasciando trasparire una cronaca "fredda e parziale", troppo distante dal Suma tifoso e giornalista, che conosciamo così bene nelle telecronache delle partite del Milan.
Vede, Dottor Suma, mettere in dubbio la sua professionalità ed esperienza è pari a voler negare che la Torre Eiffel sia a Parigi. Ha perfettamente ragione quando afferma che siamo liberi di non seguirla sui vari mezzi di comunicazione, oppure che è libero di dire quello che vuole e non spetta a noi tifosi di mettere in dubbio ciò che ci racconta. Infatti ci troviamo ad ascoltare molti altri, persone che conosce benissimo, molti dei quali certamente meno professionali ed esperti di Lei, ma desiderosi di dire la VERITA', o almeno quella che per loro può essere tale.
Viceversa, con Lei è tutto molto più complesso e ciò mi dispiace, al punto di dedicarle questo scritto.
Volente o nolente il suo viso e la sua voce, per Noi Tifosi, sono abbinati al Milan, ambiente dove lavora da oltre quarant'anni. Pellegatti, Ruiu e molti altri, per quanto bravi e simpatici, possono avere notizie più dettagliate di lei, che frequenta giornalmente Casa Milan e spesso parla, anche per lavoro, con le cariche più alte della Società per cui tifiamo? La risposta mi sembra superflua. Vorrei capire che utilità ha vestire i panni del "vecchio democristiano" (partito per altro che lei stesso in un recente video ha dichiarato di non aver mai votato) e non prendere mai posizione? Certo, se una affermazione, "non gradita" alla Società, anche se espressa in un modo soft, potesse minare la sua posizione lavorativa, allora tutto avrebbe ben altra valenza. Ma allora che senso ha fare dei video o degli articoli, da tifoso ad altri tifosi, dovendo soppesare ogni parola?
Caro Direttore, mi consenta, ma al 21 Giugno, mentre scrivo, lei veramente pensa che a noi tifosi interessi il mercato e non che Maldini e Massara firmino il rinnovo prima possibile? Eppure lei insiste con il dire che è in corso un "semplice" confronto, nulla di grave. Non posso credere che in cuor suo non avesse sperato che questa, "pagliacciata" si potesse evitare, dando per certo che Maldini e Massara, restino al loro posto.
Lo scenario attuale prospetta due soluzioni: l'immediato allontanamento dei due Dirigenti, oppure quello di Gazidis a fine novembre. Libero di non dirlo, ci mancherebbe, di continuare a negare l'innegabile, ma così facendo è proprio sicuro di fare il bene, non del Milan che è talmente grande da superare ogni difficoltà, ma il suo?
Chiedevamo solo di poterci godere uno SPLENDIDO SCUDETTO, senza creare ulteriori problemi a quelli che già il calcio, di suo, si trascina da decenni, fra strutture impossibili da rimodernare, stipendi sproporzionati e prezzi di cartellini insostenibili per un campionato di Serie A, sceso notevolmente di interesse internazionale. Per farlo era sufficiente rinnovare i contratti dell'Area Tecnica. Se si è deciso di non farlo, poichè in Società non sono certo degli sprovveduti, avranno valutato i pro e i contro. Dare la colpa alla cessione e all'ingresso di Red Bird Capital e di Cardinale, è solo una mancanza di rispetto verso i tifosi. Ribadisco, il budget di spesa disponibile, chi vestirà la maglia rossonera la prossima stagione o chi verrà ceduto, sono problematiche irrilevanti rispetto al rinnovo dei due Dirigenti e se ciò non è chiaro, a pochissimi giorni dalla scadenza, dove a parole è tutto a posto, come per Gigio e Kessie, allora la situazione è realmente drammatica.
Maldini e Massara sono sempre riusciti a garantire una squadra competitiva, anche con poche risorse, guadagnandosi sul campo tutti i meriti e ottenendo risultati più che ottimi. Da loro transitano le nostre certezze, poichè al di là dei nomi, più o meno attrattivi e conosciuti, riuscirebbero a fare bene anche in questa situazione, magari con prestiti.
Ecco Direttore, questo è quanto. Avremmo avuto bisogno della sua esperienza e della sua professionalità, per superare queste giornate capendo come sapremo trarre esperienza da una divisone che ha portato a questa rottura.
Lei ha preferito sorvolare, evitare l'evidenza, non capisco per quale utilità, troppo alto il rispetto per permettermi di criticarla. Sappia e comprenda che chi si scaglia contro di lei, sbagliando totalmente, lo fa ugualmente per affetto.
Fra tanta confusione, fra organi di informazioni schierati contro il Milan, il suo atteggiamento da "pompiere", teoricamente schierato in difesa, è interpretato più in modo dannoso che utile. Forse le viene spontaneo essere così, oppure è obbligato, ma in entrambi i casi non riesce ad accontentare le nostre "pretese".
Buon lavoro Direttore, FORZA MILAN, poi non sarà un video su youtube a interferire sulla sua carriera brillantissima.
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