Il Campionato sta finendo, come al solito tra le polemiche. Chi si lamenta di un torto subito, chi non rifiuta un aiutino concessogli e chi vede complotti e biscotti all'orizzonte.

Manca da giocare Lazio-Inter per assegnare la champions e qualche partita per decidere chi deve scendere in B.

Speriamo di vedere un'altro sequel della vicenda che rese immortale Dorando Pietri.

Dorando Pietri, chi era costui?

No, non posso credere che Dorando Pietri sia stato dimenticato, che sia  sconosciuto ai più come lo era Carneade, il simbolo dell'ingiustizia e, allo stesso tempo, della giustizia nello sport non può e non deve essere dimenticato.

La sua vicenda è oggi più attuale che mai, soprattutto nel mondo del calcio anche se non è semplice da vedere.

Nel 1908, durante la maratona olimpica, Dorando Pietri si presentò da solo all'ingresso dello stadio, primo, dopo aver rimontato 4 minuti ai suoi avversari; a circa 500m dal traguardo comincio a barcollare, cadde, si rialzò, cadde di nuovo, e di nuovo. I giudici di gara presi a compassione lo sorressero e lo guidarono al traguardo, impigò 10 min quel giorno Dorando a percorrere gli ultimi 500m.

Tagliò il traguardo appena prima dell'arrivo del secondo concorrente, un certo Hayes, che sporse subito reclamo e fù poi proclamato vincitore.

« La grande impresa dell'italiano non potrà mai essere cancellata dagli archivi dello sport, qualunque possa essere la decisione dei giudici. » , scrissero quelli del Daily Mail.

Ma la giustizia è cieca, la vittoria venne assegnata a Hayes perchè senza l'aiuto dei giudici probabilmente Pietri non avrebbe tagliato per primo il traguardo.

Quindi il più forte non vinse l'oro, ingiustizia, ma vinse chi arrivò primo senza aiuti anche se non era il più forte, giustizia.

Cosa c'entra con i campioni di oggi del calcio?

Beh c'entra eccome, le recenti polemiche sugli arbitraggi che avrebbero condizionato il finale di campionato parlano proprio di questo.

Se il più forte della competizione arriva in prossimità del traguardo stremato non deve e non può essere aiutato dai giudici, se una squadra non ne ha più a fine stagione non può essere trattata più "dolcemente" delle altre perchè è la più forte, la sua sorte deve essere decisa dalle sue gesta e non dalla sensibilità degli arbitri.

Pensate forse che stia parlando dell'arbitraggio di Inter-Juve? Esaattooo, il più forte deve essere trattato come tutti, deve farcela da solo, con le sue gambe, ogni "favore" a suo vantaggio alimenta il dubbio sul suo effettivo valore e discrimina i suoi avversari.

Non sapremo mai se quel giorno Dorando sarebbe riuscito a tagliare il traguardo da solo e per primo, non sapremo mai se il Napoli avrebbe lasciato comunque lo scudetto in albergo, non sapremo cosa sarebbe successo se anche l'inter avesse incontrato gli stessi giudici di Dorando il 5 Maggio di qualche anno fà.

Di certo c'è il fatto che Dorando Pietri venne premiato dalla regina Alessandra con una coppa fatta apposta per lui, di certo c'è che gli inglesi sottoscrissero un premio per permettere al campione Italiano di aprire una Panetteria, altri tempi, altra gente, gente che riconosceva la nobiltà d'animo, il campione, l'uomo che non vinse niente diventò leggenda, la giustizia fece il suo corso e premiò due uomini, bei tempi.

Oggi cosa abbiamo, l'inter che crollò sul traguardo viene ancora schernita, i campioni di oggi, che  accusavano dei loro pari di furto non più di un mese fà, scherniscono i loro diretti avversari dopo aver vinto in volata, altri tempi, altra gente.

Non dimentichiamo il grande Dorando a cui la giustizia prese un giorno di gloria che non gli spettava e gli rese l'eternità che meritò, e sforziamoci di tornare i giusti e gli sportivi che eravamo un tempo.

Buona giustizia a tutti