Tre giornate quasi completamente consumate e appare evidente che questo non sarà un campionato come gli ultimi.

La Juventus resta la squadra da battere (e questa non è certo una novità) ma, almeno inizialmente, appare meno robusta rispetto ai precedenti anni. Questa impressione è evidente guardando a Firenze (ma senza dimenticare Parma) e il limite non è tecnico, ma l'adattamento al tipo di gioco e, soprattutto, allo stile del suo nuovo allenatore. Sarri pretende cose diverse da Allegri. Non so chi abbia ragione, ovviamente il verdetto verrà più avanti... ma è un interessante inizio di campionato da questo punto di vista.

Il Napoli è solido e robusto come gli ultimi anni e non deve scontare la novità regalata dalla nuova guida tecnica... sono più avanti e avranno il beneficio di questa situazione. L'ultima partita ha passeggiato sulle ceneri di una Sampdoria relegata al ruolo di sparring partner a causa dell'ostinazione di Ferrero e l'inconsistenza pratica della cordata dei presunti compratori. Certo questa situazione non rende chiaro il percorso iniziale di questo Napoli che, comunque, ha già perso punti.

L'Atalanta ha una guida tecnica molto competente, ma resta una squadra con la mentalità e le possibilità economiche ridotte rispetto alle big. Le aspirazioni del recente passato e la capacità tecnica ha permesso alla squadra bergamasca di fare interessanti passi avanti... per la consacrazione definitiva nell'olimpo del campionato italiano vedremo cosa succede quest'anno.

L'Inter ha un nuovo allenatore che ha dato subito concetti e mentalità più vincenti rispetto al passato. Antonio Conte è considerato il top player acquistato nel recente mercato... per ora ha dato molto, ma non so' se quanto dato sia sufficiente a far dimenticare un passato così cupo come gli ultimi anni (non credo che la qualificazione alla CL sia obiettivo sufficiente per il blasone dell'Inter).

Il Milan resta troppo legato ai paletti del FPF e, di conseguenza, incapace di fare un salto di qualità reale. Peccato per Gianpaolo, vero signore del calcio, che è approdato al Milan nell'anno sbagliato.

Roma e Lazio partono ancora come big non compiute.

Il resto sono tante comprimarie che, a turno, dovranno dimostrare di essere in grado di annullare i pronostici.
Un discorso particolare bisogna farlo sul Torino che potrebbe essere la vera sorpresa di questo campionato. Credo che il vero limite dei granata sia rappresentato dal suo presidente, troppo tifoso e troppo poco scaltro (calcisticamente parlando), da essere paragonabile a Massimo Moratti.


Tre turni che ci mostrano cose nuove e cose che non cambiano... ma noi tutti ci auguriamo lo spettacolo e lo sport bello, sano e di qualità.