Dal suo arrivo alla guida della Nazionale Roberto Mancini ha fatto capire che chiamerà solo chi ritiene opportuno e la convocazione di Mario Balotelli ne è la prova. Il Ct conosce bene Mario per averlo avuto all'Inter prima e al City dopo, quindi sa bene cosa può e cosa non può dare alla causa. Oltre a Balotelli però ci sono anche altri nomi che sorpendono; uno di questi è Zaniolo della Roma che Di Francesco non ha ancora fatto esordire in campionato, ma Mancini lo conosce per averlo visto in Under 19 e ha voluto premiarlo facendolo allenare con i "grandi". È anche questo che fa crescere il movimento calcistico italiano perché questi giovani devono essere responsabilizzati e devono allenarsi con i migliori per poter a loro volta migliore. Tra i convocati è tornato Giorgio Chiellini che era assente contro la Svezia ed insieme a Bonucci dovrebbe guidare la retroguardia, però dietro ci sono givoani come Romagnoli e Caldara che sono il futuro. Stessa cosa per l'attacco dove non sorprende più la chiamata di Chiesa, ma a sorprendere è Pietro Pellegri, diciassettenne ex Genoa oggi al Monaco che era stato convocato da Mancini che però si è visto costretto a rimandarlo a casa per via di un piccolo infortunio.

Sicuramente il futuro della Nazionale è radioso perché tutti i convocati hanno dimostrato di avere delle qualità, però per esprimersi al meglio hanno bisogno di giocare e farlo con continuità, cosa che, come detto da Mancini, non accade spesso e per questo motivo si potrebbe pensare a delle regole che impongano ai club di schierare un numero minimo di italiani in campo ad ogni partita.