La strada è segnata?
Dopo il basket, dopo il volley, sarà il turno del calcio? Che sta facendo di tutto per non accettare la realtà. Si sta comportando come si è comportato all'inizio di questa emergenza. Voleva giocare a tutti i costi, voleva rifiutare le porte chiuse, fu costretto ad accettare le porte chiuse. Dopo il derby d'Italia, è andata come sappiamo. Si è arreso. E la stessa cosa accadrà ora? 
Il calcio chiuderà? Questa stagione non c'è mai stata e la via del congelamento è quella più probabile e forse anche la più giusta, almeno per la SerieA. Come se questa stagione non ci fosse mai stata. Inesistente.
Sarebbe forse la cosa più logica da fare in un contesto del genere.
Quello che è stato è stato, ma è giusto adoperarsi per salvare la prossima stagione non questa. I danni economici saranno devastanti, tante realtà verranno spazzate vie, e gli squilibri che si determineranno nel calcio saranno enormi, più profondi rispetto a quelli di oggi.
Il coronavirus darà forse una marcia in più alla Super League, possibile, in un contesto dove i ricchi, riusciranno a sopravvivere, i poveri, no.
Il peggio non è ora, è quando questa emergenza ce la lasceremo alle spalle. La realtà, purtroppo, pare essere questa.

L'auspicio è che il il mondo del calcio capisca che non ha tanto senso interrogarsi se sia o non sia possibile riprendere questa stagione, farebbe bene a incanalare le proprie energie sulla prossima e su come salvare le casse per quanto possibile in questa stagione che ha devastato il mondo dello sport e non solo, ovviamente.
Purtroppo è andata così.