Appassionato di calcio sin dai primi vagiti, ero solito acquistare, fino alla veneranda età di tredici anni, il mitico album dei calciatori "Panini". Fra le mille sezioni dell'album, spuntava, ogni anno, quella dedicata al calcio femminile, quando ancora la popolarità non toccava i livelli attuali. Tavagnacco, Bardolino, solo per citarne due, destavano grande curiosità, specie geografica, tralasciando, comunque, la parte tecnica, in virtù di quella consolidata tradizione secondo la quale il calcio sia uno sport per soli maschi. Dagli anni della mia preadolescenza all'attualità, in Italia, la concezione circa il calcio femminile sta lentamente cambiando. Lo dimostra, in particolar modo, il match di campionato fra Juve e Fiorentina, di sole donne in campo, disputato all' "Allianz Stadium", per un totale di circa 40.000 spettatori. 

Eppure, paradossalmente, l'input principale che ha incentivato la crescita del movimento italiano è scaturito da una frase infelice del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli, il quale si era stufato di elargire fondi a "queste quattro lesbiche". Da quel momento in poi, al fianco di compagini storiche, sono entrate in gioco anche big del pallone come la Juventus e il Milan. Per non parlare della Champions League femminile, alla quale partecipano le prime due classificate del nostro campionato e le cui sfidanti sono le solite note: Barcellona, Bayern, Chelsea e compagnia cantante. 

Le donne hanno messo piede nel sistema calcistico, recitando, con grandi doti, i ruoli più disparati. Le abbiamo conosciute come fidanzate e mogli, presenze più o meno fisse al fianco dei loro cavalieri. Calciatore e velina, il binomio perfetto che alimenta il gossip. Bobo Vieri docet, essendo passato da Elisabetta Canalis a Costanza Caracciolo, una mora e una bionda, entrambe, in diverse annate, sul banco di "Striscia". Come non dimenticare Victoria Beckham, ex Spice Girl, che ha legato il proprio destino a quello dell'altrettanto celebre consorte, David Beckham. Donne capaci di indirizzare le scelte dei mariti in sede di mercato. Veronique Zidane, amante del mare, è stufa della monotonia e della nebbia di Torino, tanto da convincere Zizou a lasciare Madama. Peccato che poi vada a Madrid, dove, tuttora, il mare non è stato rinvenuto.

Le trasmissioni sportive, di rete in rete, oramai non hanno senso di esistere, se al timone della conduzione non è presente una donna. Paola Ferrari è la signora della Champions in Rai, volto storico femminile del calcio nella tv di Stato. Mediaset, calcisticamente parlando, ha i capelli biondi, gli occhi neri e un fisico mozzafiato di Giorgia Rossi, oscillante tra bellezza e competenza, nonché beniamina dei telespettatori e dei follower sui social da un bel po' di tempo. Signora Champions, su Sky e Signora Buffon, nella vita è Ilaria d'Amico, nel mondo del pallone da tanti e tanti anni, ma in grado di destreggiarsi persino nei dibattiti politici. Dulcis in fundo, l'ex regina della Serie B e attuale imperatrice di DAZN e di Instagram, un mix esplosivo di forme e sensualità, Sua Altezza Imperiale Diletta Leotta, idolatrata dai tifosi di qualsiasi fede calcistica.

In questa categoria rientrano, inoltre, le donne che siedono in panchina.
Carolina Morace fu la prima donna ad allenare una squadra maschile, la Viterbese di Gaucci, rivoluzione copernicana che non ebbe il successo sperato. Nonostante ciò è Patrizia Panico, attualmente, a sedere sulla panchina della Nazionale Under 15 maschile, prima donna, anche lei, in questo caso a dirigere una rappresentativa di maschietti. Rita Guarino, invece, sta sorprendendo alla guida delle Juventus Women, avendo conseguito, in un biennio bianconero, ben 2 scudetti. C'è chi, provocatoriamente, la designa quale successore di Max Allegri.

Donna di spettacolo e donna in carriera, argentina purosangue e mamma di cinque bambini, ha conquistato le copertine del gossip e del calciomercato, oltre che la poltrona di "Tiki Taka". Lady Icardi, ex signora Maxi Lopez, al secolo Wanda Nara, ha destato tanto scalpore, in seguito ad alcune dichiarazioni sul rinnovo contrattuale del suo legittimo consorte. Presunte offerte della Juve e i compagni non all'altezza dell'ex capitano nerazzurro, sono alla base della separazione in casa, momentaneamente vigente fra Icardi e la società. Una telenovela infinita e un mercato che bussa alle porte del calcio. Chi vivrà, vedrà.
Madame Rabiot, madre e agente dell'omonimo calciatore, si è rivelata vincolo assai insormontabile nell'economia delle trattative riguardanti il centrocampista francese. Un mancato rinnovo con lo sceicco e un passaggio sfumato alla Roma (voleva parlare a tutti i costi con Rudi Garcia, suscitando l'ira di Sabatini), costituiscono i tratti salienti del curriculum di Mamma Rabiot.

Poco importa se le donne guardalinee o arbitro, in generale siano "uno schifo", a detta di un sedicente telecronista di un'emittente locale. Poco importa se una donna che parla di tattica provochi il vomito in colui il quale si metta all'ascolto, Collovati, proprio lui, dixit.

Che ci piaccia o meno, seppur cresciuti con l'idea di un calcio a trazione esclusivamente maschile, ci si deve abituare alla presenza femminile fra stadio, tv e campo da gioco.

Che ci piaccia o meno, non è solo Cristiano Ronaldo a incantare le platee, quanto più le forme e l'abbigliamento della sua Georgina destano interesse sul Web e non solo. Donne (tu du du) in cerca di calcio...