L'ennesimo scontro tra Gigio Donnarumma e il Milan è cosa già arci nota. Regista, come sempre, il procuratore Mino Raiola, che negli ultimi tempi avrebbe inviato diverse mail alla dirigenza rossonera, chiedendo l'annullamento del contratto del numero 99 milanista, perché "falsato" dalle pressioni psicologiche della stessa società durante l'estate. Inoltre, spiega la Gazzetta dello Sport, nel nuovo contratto (con scadenza 2021) mancherebbe l'allegato con la clausola rescissoria.
Tutta una serie di elementi che spingerebbero per il definitivo addio tra il "baby fenomeno" e la società rossonera. Addio che, contro ogni pronostico estivo, potrebbe consumarsi già a gennaio. Mete preferite per Donnarumma? Il PSG e, in seconda battuta, il Real Madrid.

Si aprirebbe un varco nella porta milanista? Relativamente. Donnarumma è un ottimo giocatore, soprattutto in prospettiva futura. Eppure un grande campione si riconosce anche da altri elementi e sicuramente l'(ancora per poco) portiere milanista e della Nazionale non si sta dimostrando quel "capitan futuro", trascinatore della rinascita rossonera che si sperava un tempo.
L'Italia è piena di giovani buoni portieri: il giovanissimo Plizzari (della stessa scuderia rossonera), Padelli, artefice del superamento del turno dell'Inter ieri in Coppa Italia, o il già famoso Mattia Perin, solo per citarne alcuni.
Ottimi giocatori che però, oltre alle qualità in campo, hanno dimostrato anche quelle fuori dal campo, che in questo sport talvolta sono persino più importanti.