Il 25 febbraio di quest'anno Gianluigi Donnarumma, portiere titolare del Milan e della Nazionale, ha compiuto 21 anni.

Gigio è cresciuto nel Milan, dopo i primi calci nel Club Napoli di Castellamare di Stabia, sua città natale, nel 2013, all'età di 14 anni, per 250.000 euro passa al Milan. Dal 2013, data del suo primo ingaggio in rossonero, fino al 2015, Gigio gioca sempre con le categorie più grandi della sua età. L'allora giovane portiere ha da sempre dimostrato maturità, carattere e soprattutto il suo talento.
È innegabile che Donnarumma sia un campione, anche se per ora a dimostrarlo sono le sue perfomance e non ancora i titoli. Il talento rossonero viene aggregato alla prima squadra di Filippo Inzaghi, grazie a una deroga della Federcalcio che gli consente all'età di 15 anni di sedere in panchina. Compiuti i 16 anni firma il suo primo contratto in rossonero e il 25 ottobre del 2015 Siniša Mihajlović lo fa esordire ufficialmente in seria A come portiere titolare della prima squadra nella sfida casalinga contro il Sassuolo, vinta dai rossoneri per 2 a 1.

Da quella domenica Gigio Donnarumma ha difeso la porta dei rossoneri collezionando 166 presenze nella massima serie del campionato italiano.

Nel corso della sua carriera pur collezionando importanti record personali come il portiere più giovane di sempre a raggiungere le 100 partite in seria A, come palmares vanta solo una Supercoppa italiana vinta nel 2016 contro la Juventus ai calci di rigore.

I tifosi milanisti possono dire di averlo visto crescere, entrato in società quando era praticamente poco più che un ragazzino; ora Gianluigi Donnarumma è diventato praticamente un uomo.
Agli uomini è data la facoltà di fare scelte, e di conseguenza di decidere il proprio destino. E come non mai il destino calcistico di Gigio è nelle sue mani.

La sua situazione contrattuale con il Milan sta per scadere e la questione del rinnovo è alle porte. Infatti il suo contratto scade a giugno del 2021. Il Milan avrebbe intenzione di prolungargli la permanenza in rossonero per evitare di cedere il giocatore a parametro zero, però vorrebbe ridurgli l'ingaggio. Dall'altra parte Raiola, ha fatto sapere, che vorrebbe garantire al suo assistito un ingaggio di 7 milioni di euro annui. La politica societaria di Gadizis non ammette ingaggi così alti per i propri giocatori. La situazione è intricata e complessa.

La partita tra Raiola e Gazidis è appena cominciata. Il procuratore di Gigio ha più volte fatto sapere alla stampa che per trattenere il proprio assistito in rossonero occorre un chiaro e convincente progetto societario. Considerato le scaramucce tra Gazidis , Maldini e Boban che ultimamente stanno occupando le pagine dei giornali e delle testate on line, come non dare ragione a Raiola che ha messo in evidenza come la dirigenza sia spaccata in due. Finché i piani della società rossonera non si accorderanno sulla futura visione societaria sarà difficile immaginare un Milan vincente. Su questo punto a Raiola bisogna ammettere che non ha torto.

Però è anche vero Gigio ormai è un uomo e il Milan è sempre stata casa sua. Quindi è ora che si faccia sentire in società parlando da uomo, prendendo su di sé le responsabilità della squadra. Perché se lui sfruttasse il rinnovo del suo contratto mettendo alle strette la società di costruire intorno a lui una squadra competitiva, allora sì che si dimostrerebbe uomo squadra. E già dal prossimo anno potrebbe indossare la fascia di capitano. Donnarumma è un patrimonio calcistico per il Milan e farselo sfuggire sarebbe un errore imperdonabile. Al di là degli sfottò tra Juventini e milanisti, l'esempio di Buffon calza a pennello per la faccenda Donnarumma. Buffon mettendosi a disposizione della società e discutendo con la dirigenza sulle scelte future della società divenne leader indiscusso della Juve, ruolo che spetterebbe a Gigio a cominciare dall'essere figlio della società rossonera.

Domenica contro il Genoa Gigio non sarà in porta per la distorsione alla caviglia che si è procurato contro la Fiorentina. Al suo posto giocherà Begović, approdato nelle file rossonere con il mercato di Gennaio. Il portiere serbo sin dal suo ingresso contro i viola si è dimostrato pronto e decisivo. Se il Milan non ha perso a Firenze lo deve a lui che ha salvato il risultato al 90+1' parando un tiro di Cáceser.

Il Milan aveva già dimostrato in precedenza con l'acquisto di Reina che l'affare Donnarumma avrebbe anche potuto sfuggirgli di mano. Infatti l'acquisto del portiere brasiliano oggi in prestito all’Aston Villa voleva mettere al sicuro la porta del Milan assicurandosi un portiere di livello dando per scontato la partenza di Donnarumma. Invece il giovane talento firmò con il Milan. Lo stesso ragionamento vale per l’acquisto di Begović, il Milan in tal modo si sarebbe assicurato un valido portiere per il futuro nel caso un cui la società rossonera non fosse riuscita a trovare un accordo con Raiola.

Sappiamo che un portiere non si giudica dall'aver parato un calcio di rigore…

Perché sebbene Donnarumma sia un talento, non ha ancora dimostrato di essere un giocatore di un certo spessore come Baresi, Maldini, Baggio, Van Basten, Ševčenko, Inzaghi, Gattuso, Rui Costa, Boban, Kakà, Gullit e tanti altri giocatori che hanno onorato la maglia del Milan. Tutti giocatori che nella loro carriera a cui sarà capitato di sbagliare un calcio di rigore, ma non per questo hanno disonorato la maglia. Il popolo milanista, infatti, ha amato e sostenuto i campioni rossoneri, perché questi all'occorrenza, nel momento del bisogno si sono dimostrati prima di tutto uomini.

Da Milanistaconvinto spero che Donnarumma sappia comportarsi da uomo scegliendo la società che lo ha fatto crescere, accantonando proposte anche di squadre prestigiose (Real Madrid, PSG, Juventus) e dimostrando riconoscenza al Milan, società composta di persone che lo hanno accolto e che gli hanno voluto bene.