"Donnarumma è tifoso del Milan ed è molto legato ai colori rossoneri, ma..." è solo l'ultima delle innumerevoli dichiarazioni sui generis (questa gentilmente tratta dall'odierna edizione online di SportMediaset) che gravitano intorno alla figura del numero 99 rossonero. Il messaggio che viene fatto costantemente passare è chiaro e semplice: se dipendesse solo da lui, Donnarumma resterebbe al Milan a vita. Peccato che di mezzo ci sia il suo potente procuratore che sembra rompere le uova nel paniere sia al Milan che a Donnarumma.

Ora, io magari sarò un nostalgico del vecchio Milan, del vecchio calcio e delle ahimè ammainate bandiere, ma ogni volta che sento il solito mantra del "vorrei ma non posso", io ripenso a Filippo Inzaghi... Inzaghi, pur non essendo necessariamente tifoso del Milan sin da bambino, del Milan era innamorato e lo dimostrava in campo ma soprattutto fuori. Quando si trattò di firmare l'ultimo rinnovo di contratto, lui disse candidamente "Io firmo in bianco, le cifre mettetele voi". Naturalmente le situazioni sono molto diverse e me ne rendo conto. Inzaghi era sostanzialmente verso fine carriera e non c'era di certo la fila di estimatori fuori dalla porta ad attenderlo, mentre Donnarumma è in rampa di lancio per quella che potrebbe essere una brillante carriera e le pretendenti, son certo, non gli mancano. 

Ma io non riesco comunque a mettere insieme i pezzi senza pensare che alla fin fine la responsabilità della situazione sia proprio di Donnarumma. Dopotutto Raiola fa solo il suo lavoro. Becero, deleterio, tossico per il mondo del calcio, ma è proprio il mondo del calcio di oggi che glielo consente. 15-20 anni fa gente come Raiola sarebbe rimasta appunto ad infornare pizze, mentre oggi detta le leggi del mercato. Per me, alla fin fine, al ragazzo interessa sì il Milan, ma fino ad un certo punto. Non so se sia più voglia di andarsene in un club per puntare subito in alto o se sia mera devozione al Dio Quattrino (piuttosto che al Dio Trino), ma fatto sta che alle continue dichiarazioni d'amore di Gigio verso il Milan ci si aspetterebbero anche i fatti (Hamsik ed Insigne dovrebbero aver insegnato che volere è potere, giusto per rimanere nell'orbita Raiola), ma se non sono arrivati fino ad ora, dubito arriveranno mai (spero, sogno di sbagliarmi).

La soluzione? Chiamatemi folle, ma secondo me è liberarsi di Donnarumma il più in fretta possibile, anche a costo di perderlo a zero (che non nascondiamocelo, è e rimarrà l'obiettivo numero 1 di Raiola, un capolavoro macchiavellico in stile Pogba quando passó dallo United alla Juve). Sarebbe uno smacco per il Milan? Sì. Sarebbe un disastro economico? Magari sì. Il Milan ci sarà ancora dopo questa apocalisse? Suvvia! Credo il Milan sia sopravvissuto a mareggiate ben peggiori! Il Milan sarà ancora lì, e secondo me con rinforzato amore dei propri tifosi che cominceranno a ri-intravedere una Società (volontariamente con la S maiuscola) che non piega la schiena ai ricatti di un abile procuratore e di un ragazzo che, appena ventunenne, già guadagna 6 milioni l'anno (non dimentichiamocelo per piacere! 6 milioni! Mica 2 lire!). 

Concludo dicendo che ci sarà chi mi verrà a dire che per mangiar bene si deve spendere. A loro dico che hanno ragione, ma qui stiamo parlando di pagare una carbonara 10,000 euro! Sarà forse (forse!) la migliore carbonara del mondo, ma ci si può tranquillamente saziare anche spendendone 100, ma senza rimanere con l'amaro in bocca.