Confermando il trend positivo delle 2 partite precedenti, Donnarumma ha trattenuto per i capelli un Milan che stava precipitando nel baratro. Il rigore parato ha, infatti, consentito al Milan di non passare in svantaggio nel secondo tempo e, quindi, di poter regolare per 2-0 la pratica Frosinone, un avversario già retrocesso e privo di motivazioni che ha svolto un decoroso compitino. Allo scadere Donnarumma si è esibito in uno dei suoi colpi migliori, la parata da 3 metri, nella quale è pressocchè insuperabile. Il 2-0 odierno del Milan porta in gran parte la sua firma.

Nel secondo tempo Gattuso, per sbloccare uno 0-0 che si protraeva quanto la visita di una suocera, ha tolto il pachidermico (non più dei compagni, tuttavia) Bakayoko e al posto di questi ha fatto entrare uno scalpitante Cutrone come terza punta. La mossa non ha in se stessa cambiato l'andamento del match, perchè prima della sostituzione Borini si era mangiato, fra primo e secondo tempo, tre gol quasi fatti e, subito dopo il cambio, se ne è mangiato un altro simile. Nulla di nuovo, infatti, anche perchè il gol è venuto su un ennesimo tiraccio, il cui rimbalzo sul terreno è stato seguito da Piatek che l'ha messa dentro. Suso ha raddoppiato su un delizioso calcio di punizione dalla destra che scheggiato la parte inferiore della traversa ed è finito sull'erba oltre la linea di porta.

Nel finale Piatek è stato richiamato in panchina per Castillejo, chiaramente in vista del match di Ferrara, mentre l'ingresso di Conti ha permesso ad Abate di prendersi l'ultimo meritato applauso di San Siro. E' vero, il rigore per il Frosinone è partito da un suo errore, ma questo signore ha onorato per anni la maglia rossonera con serietà e impegno, nonostante evidenti limiti tecnici.

Con il risultato di oggi, i rossoneri sono quantomeno qualificati al turno preliminare di Europa League, competizione che molti tifosi rossoneri continuano a snobbare solo perchè hanno le fetta di salame tagliato doppio sugli occhi. Sarri ha portato un Chelsea non eccezionale in Champions e sta per disputare una finale che potrebbe regalargli una coppa internazionale. Ciò dimostra che prende un abbaglio chi sostiene che l'impegno in Europa League sia un ostacolo in campionato. Se sei ben preparato atleticamente, ce la fai, ah già... appunto... se sei ben preparato atleticamente.

In realtà il Milan è un autentico bradipo, lento come un'agonia. Arranca, come se i giocatori avessero una palla di piombo alla caviglia, sia in fase di copertura che di uscita dalla propria area. Nel vedere uno strazio simile, mi sono detto che, comunque finisca questa strana stagione, si deve voltare pagina con la gestione tecnica. Nel calcio, come nella vita in generale, ci vuole coraggio e capire quando gli affetti e il rispetto sono zavorre pesanti che rischiano di trascinarti giù. Non ho mai visto nessuna squadra preparata peggio del Milan attuale e non voglio vederla più. Certo, quando Gattuso dice che spera di rimanere, fa accapponare la pelle, in quanto il conformismo e il lavativismo tanto diffusi nel mondo, potrebbero far sì che, qualcuno, pur di non decidere, continui a sbagliare a gogò. Tremo all'idea di un altro anno di lanci lunghi a Piatek.

Ora i rossoneri devono battere la Spal, altra squadra che, per motivi diversi dal Frosinone, non ha  più nulla da chiedere al campionato. Se i ferraresi dovessero, tuttavia, decidere di salutare il loro pubblico con un grande prestazione, il Milan visto con il Frosinone non avrebbe molte chance. E in ogni caso, i rossoneri non possono contare solo su se stessi, visto che, anche vincendo, gli eventuali successi casalinghi di Inter e Atalanta la confinerebbero nella coppa minore. Ma la qualificazione diretta in Europa League, per il bradipo rossonero di questi tempi, non sarebbe un risultato da disprezzare.