Ma non dovevano vincere tutto? Non se ne erano andati per scenari più degni della loro classe? Abbiamo letto male oppure, salutavano pieni di gratitudini non già per soldi ma per l'onore? Donnarumma e Calhanoglu, due facce diverse di una stessa moneta: l'euro. Le differenze sono l'età e il talento. Entrambi decisamente a favore di Donnarumma che ciononostante si ritrova nel periodo peggiore della sua breve e fin qui felice carriera. Tante panchine, qualche papera di troppo e dichiarazioni fuori luogo che tradiscono malcontento.
Dell'altro c'è poco da dire. Al Milan non lo rimpiange nessuno né in campo né sugli spalti sopratutto dopo aver esultato a quella maniera. Un gesto non proprio intelligente che spiega più di tutto il perché questo tizio non sia mai esploso. All'Inter è sempre sostituito e peraltro sa che il suo è un posto precario, dal momento che il titolare si deve ancora rimettere. Per il resto il Milan per il momento lo può guardare dal basso con la certezza che l'unico che gli è grato è Diaz, che ora finalmente gioca
Gigio e Calha due individualisti puri in un gioco di squadra che preferiscono andarsene a parametro zero per un pugno di euro piuttosto che far incassare qualcosa alla società che li ha portati alla ribalta. Ma il calcio va così oggi e lo sa anche Kessie, il presidente, che dopo aver preso in giro tutti dichiarando "sistemo tutto" adesso bussa alle porte d'Europa per 8 mln a stagione... senza cartellino.
Non so se anche Frank, molto bravo, in realtà ha capito che a Parigi o in Inghilterra dovrò conquistarsi di nuovo il posto e quindi ripartire da zero. Di certo come dimostrano i suoi colleghi questa estrema rotazione di parametri zero è un'arma a doppio taglio, nel senso che si riescono a prendere talenti a costi accessibili.
Dunque con tutto il rispetto non credo che trovare un nuovo Kessie sia operazione così impossibile.