La pazienza dei tifosi è durata anche troppo. Sono passati tre anni da quando Donadoni si è seduto sulla panchina falsinea eppure la squadra più che migliorare sembra aver vissuto un'involuzione.
La stagione appena conclusa ha dimostrato come l'ex allenatore del Parma non sia riuscito a dare un gioco alla squadra, affidandosi alle iniziative personali di Verdi, come fu due anni con fa Giaccherini.
E la stagione si è conclusa con una misera salvezza, scialba e anonima. Eppure molti ci avevano creduto in Donadoni, sperando in un qualcosa che poteva avvicinarsi al Parma meraviglioso pre fallimento, quello dell'Europa League. Ora però sono passati tre anni, un tempo sufficiente almeno ad abbozzare un progetto, e se ciò non è avvenuto è doveroso andare avanti.
E la figura di cui ha bisogno ora questa squadra è quella di carattere: la pacatezza ha bisogno di essere sostituita con della sana rabbia, della voglia di non mollare. Il gioco è brutto, non è neppure definibile gioco quello di quest'anno, ma prima che sul campo i rossoblù hanno bisogno di lavorare sulla testa. 
Per questo serve qualcuno come Nicola, qualcuno che possa trasmettere passione ad un gruppo che non ne ha, o nessuno gliel'ha mai tirata fuori.