Una sfida così non si vedeva da tempi, sto parlando ancora del pre-partita, due squadre, una, la più titolata italiana nel mondo, che ha voglia di riscatto, e l’altra, quella che da pochi anni è tornata tra le “grandine” della serie A.
Tutte e due le squadre si capisce già da prima che non vogliono tirare indietro la gamba, infatti sarà così, a fine partita i cartellini gialli saranno quattro per il Torino e cinque per il Milan (uno diretto in panchina a Pepe Reina).
La partita inizia subito con contrasti avvincenti che rischiano di scaldare troppo l’animo dei giocatori in campo.
Uno dei giocatori che ci va giù pesante dai primi minuti è De Silvestri. Il nuovo acquisto, Verdi, sembra arrabbiarsi troppo invece con l’arbitro dopo qualche fallo contro la sua squadra, rischiando a mio avviso il cartellino giallo, ma uno che si batte per il Toro, direttamente o no, piace sempre. Il calcio di rigore realizzato da Piatek sembra proprio esserci, De Silvestri sembra proprio appoggiarsi sull’attaccante del Milan facendogli “mancare” l’equilibrio.

Nel secondo tempo poi la squadra granata sembra cambiata da qualcosa, gli scatti e dribbling di Ola Aina ne sono la prova e da coraggio alla squadra, anche Verdi sembra essersi ridimensionato alla sua forma, da 20 milioni di euro, una cifra importante per tirare poi scuse, se mai ne dovessero esserci in futuro.
Anche l’inserimento di Ansaldi cambia molto il Torino in positivo, i suoi cross mettono paura alla retro guardia del Milan che a volte fa fatica a contrastarli e non può far altro che buttar via dall’aerea in modo avventato e sperare che i giocatori dei granata non la riconquistino subito. Da uomo di fede com’è, poi Mazzarri “salva” il Toro, durante l’azione dove Suso mette la palla in mezzo per Piatek, si vede bene da un video, che l’allenatore sembra proprio fare il gesto delle croce e far si che “per miracolo” il Polacco sbagli il tiro e la mandi alla destra del primo palo, fuori. E dopo arriva il genio di un giocatore che dire straordinario è poco, soprattutto in questa partita, il primo gol del gallo Belotti arriva da una sua progressione contro due avversari, tiro, anzi, bomba da fuori area che neanche Donnarumma può fermare ed è 1-1. Dopo pochi istanti poi di nuovo progressione di Belotti da passaggio di Ola Aina, questa volta il gallo la mette sui piedi di Zaza che centra il portiere avversario e la ribatte sui piedi del numero nove dei granata, che prima incespica sul pallone facendolo alzare in aria, e poi si inventa una rovesciata dal nulla, avrebbe potuto fare gol in tanto modi, quello era uno dei meno aspettati e forse la scelta più giusta, 2-1 dei granata.
Salvatore Sirigu poi salva nei minuti finali i granata dicendo a Piatek su un suo colpo di testa, uno dei tantissimo “no”, che solo Mancini sembra non notare.
Da osservare la voglia durante la partita dei giovani del Milan, Leao su tutti, ad alcuni non piace vedere troppa “inesperienza” sul campo, ma se serve per far crescere una squadra ben venga.
Nel Toro invece, un ragazzo che sembra che si debba ancora fare è Baselli, che da ai tifosi chicche di calcio magari una partita su cinque, sempre un incognita.
A fine partita poi Zaza, sotto la maratona, si scusa con i tifosi per un letterale scivolone davanti alla porta del Milan da dove poteva venire invece un bel tiro che avrebbe magari segnato il 3-1 per il Torino, e chiudere così la partita, possibile infortunio dell’attaccante nel momento del tiro mancato, che lo terrà fuori probabilmente.

Le conclusioni non c’è che dire, sono molte, ma soprattutto quelle che l’allenatore del Milan Giampaolo continuando così rischia il posto, e Mazzarri invece se l’è salvato.