Ho vissuto tanti anni a Barcellona ed ho avuto il privilegio di vedere Iniesta fuori dal campo, persona educata ed umile ma soprattutto sul campo. Un campione di livello assoluto. Mezzala, regista, ala. Giocatore universale dal centrocampo in su. Una classe immensa. Un carattere d'acciaio custodito da mitezza, umiltà e buona educazione.
Inventore di una giocata chiamata la croqueta. Visione di gioco, personalitá, tecnica immensa e tenacia. Professionista esemplare e giocatore spettacolare. Sulle sue spalle si e' retta la nazionale spagnola che con un suo gol vinse il Mondiale.
Sulle sue spalle insieme a quelle di Messi si e' costruito il Barcellona di questi anni.
32 titoli vinti in carriera. I numeri dicono tanto ma in questo caso non bastano. Mai un intervento scomposto nei confronti di un avversario, classe pura di un ragazzo di un piccolo paese della Mancha come Don Quijote.
Un genio assoluto del calcio. Ha vestito fino ad ora una sola maglia. Ha ancora voglia di giocare.

Probabilmente andra' in un campionato esotico affinché possano questi fortunati possano vedere da vicino un vero dio del rito pagano piu' amato al Mondo: il calcio.

Oggi ci sara' la partita di addio di un altro Andrea, anche lui immenso. Il Maestro. Giocatori straordinari, immensi. Amati e rispettati anche dagli avversari. Mi considero fortunato per averli visti giocare. Quando saro' ancora piu' vecchio e rimbambito ai ragazzini che parlano di calcio potro' dire: io ho visto Iniesta giocare.
I vecchi a Barcellona dicono: io ho visto Kubala giocare. Per lui si costrui' il Camp Nou. Le vetrine del Museo invece si sono riempite grazie a Don Andres.
Io l'ho visto giocare. Credo che tutti gli amanti di questo gioco magnifico che e' il calcio non possano far altro che rimanere applaudire e pensare che il tempo e' crudele e questi dei sono mortali e caduchi come ognuno di noi.

Forse questa e' la bellezza e la grandezza del calcio. Un piccoletto di un paesino sperduto nella Mancha ha fatto la storia del gioco che appassiona una fetta importante dell'umanita' intera senza differenza di razza, colore o religione.

Grazie Don Andres.

P.s Mirabelli prova un po' a convincerlo a farsi due anni a Milanello. Scherzo... un po' perche' di giocatori così se ne vede uno ogni 2 generazioni.