Ogni anno, come da tradizione, il giorno dell'Epifania rappresenta non solo l'ultimo giorno delle festività natalizie, ma anche la ripresa del campionato di serie A dopo la sosta (eccetto quest'anno, dove si è giocato anche il 3 gennaio), e di fatto rappresenta l'inizio della 2ª parte della stagione.
Sicuramente il "clou" della giornata era la sfida fra il Milan di Stefano Pioli, capolista e unica squadra ancora imbattuta (fino a quel momento) dei principali campionati europei, e la Juventus di Andrea Pirlo, distante 10 punti dal primo posto con una gara in meno e chiamata a rispondere concretamente alla sconfitta contro la Fiorentina dopo aver fatto il "compitino" contro l'Udinese; una gara non decisiva, ma fondamentale per entrambe. E alla fine l'ha spuntata la Juventus, che ha saputo affrontare il Milan con personalità e concentrazione, gestendo nel miglior modo possibile i vari momenti della partita e "pungendo" i rossoneri nel momento giusto... da Pirlo ai ragazzi in campo, la gara è stata preparata e giocata perfettamente.
In una giornata dove il vero Cristiano Ronaldo non è stato protagonista, abbiamo visto comunque un Federico Chiesa in "formato Cristiano Ronaldo", dimostrando non solo di essere oggi un giocatore imprescindibile per questa Juventus, ma anche un giocatore concreto (3 tiri, 2 gol e un incrocio del pali) con ancora diversi margini di miglioramento e che la cifra investita l'ultimo giorno di mercato su di lui, fino ad ora, è stata ben ripagata. Da sottolineare anche la grande (e prima) prestazione di Paulo Dybala, che finalmente ha espresso totalmente il proprio potenziale e le proprie qualità servendo i 2 assist per i 2 gol di Chiesa, e che potrà essere un valore aggiunto per questa squadra nella 2ª parte di campionato dopo diverse difficoltà iniziali dovute ad alcuni infortuni e ad una condizione fisica non eccellente. Ora la condizione c'è, e, di conseguenza, c'è il vero Dybala.
Ieri sera la Juventus ha dimostrato ancora una volta di essere la più forte non solo negli 11 titolari, ma anche in panchina; se Dybala e Chiesa sono stati i trascinatori principali nella prima ora di gioco, non sono stati da meno Mckennie e Kulusevski negli ultimi 30 minuti, che, sfruttando un momento di blackout del Milan, hanno "confezionato" il gol del 3-1 e anche la vittoria finale, dopo essere subentrati proprio agli ex Palermo e Fiorentina.

Adesso la Juventus, dopo aver "mangiato" 3 punti al Milan, ha l'obbligo di dare continuità e di raccogliere più punti possibili nelle gare da qui al 6 di febbraio, dove affronterà diversi scontri diretti importanti e avversari tutt'altro che da sottovalutare (Sassuolo,Inter,Bologna,Sampdoria e Roma), e sperare in qualche altro passo falso delle avversarie. Ho la sensazione che adesso la Juventus, dopo aver toccato il fondo con la Fiorentina e dopo averlo risalto nettamente con la vittoria di ieri sera contro il Milan, raramente la vedremo perdere punti da qui alla fine, ma solo il campo potrà dircelo.
Se c'è una squadra che esce sconfitta dal verdetto dei 90 minuti, ma che comunque sa benissimo di aver perso una battaglia ma non la guerra, quella è il Milan. La squadra rossonera per 60 minuti ha giocato alla pari con la Juventus creando tante occasioni da gol ma vedendosi quasi sempre dire di no da un super szczesney. Per il "diavolo" comunque la partita è finita dopo il gol di Chiesa, anche a causa delle numerose assenze e della panchina "corta" rispetto alla Juve. Fatto sta che sicuramente il risultato negativo per il Milan non è né un passo indietro né un ridimensionamento, ma semplicemente una sconfitta, che nel calcio può succedere. Sarà interessante vedere come reagirà la squadra rossonera già dalla prossima partita, in cui affronterà il Torino in crescita (4 risultati utili consecutivi) dell'ex Giampaolo. Le grandi squadre non le si vedono solo nelle vittorie, ma anche a come reagiscono alle sconfitte, e dato che io reputo il Milan una grande squadra mi aspetto contro i granata una reazione "cattiva". Se dobbiamo trovare nella giornata dell'Epifania del Milan un "piccolo" "grande" premio di consolazione, è sicuramente il fatto di essere comunque ancora primo in classifica.

Nel pomeriggio, infatti, l'Inter di Antonio Conte è caduta 2-1 in casa della Sampdoria e non ha sfruttato una giornata dove avrebbe potuto superare il Milan oppure allungare sulla Juventus(o tutte e due). È stata una partita ben giocata dall'Inter, che ha creato tante occasioni da gol ma che ha anche avuto tanta sfortuna(rigore sbagliato, legni, un super Audero) ed è stata punita da 2 ex con il dente avvelenato, Candreva e Keita. Conte nel post partita ha detto: "La dea bendata si è dimenticata di noi", e tutto sommato può avere ragione. Il calcio del resto è così, ci sono giorni dove vinci immeritatamente come contro il Napoli e giorni dove perdi immeritatamente come contro la Samp, ma l'importante sarà per l'inter ripartire con determinazione affrontando nel miglior modo possibile le prossime partite per dimostrare che la sconfitta di Genova sia stata veramente solo una giornata sfortunata. Nei prossimi 10 giorni l'Inter affronterà la Roma, la Fiorentina in coppa Italia, e la Juventus, gare fondamentali per continuare la propria scalata e dimostrare di poter essere veramente la favorita numero 1 per vincere questo campionato.

Oltre all'Inter, carbone dentro la calza della befana l'ha trovato anche il Napoli di Rino Gattuso, che clamorosamente è caduto in casa 2-1 contro l'ottimo Spezia di Italiano. Sicuramente la gara del Napoli sotto alcuni aspetti è paragonabile a quella dell'Inter: Un Napoli tanto bello quanto sprecone e sfortunato. Ma non è la prima volta che il Napoli lascia punti per strada con questi avversari. Rino nel post partita si è fatto sentire come solo lui sa fare; "stiamo buttando via un campionato!"... un campionato non lo so, ma certo è che se perdi 7 punti contro Sassuolo,Torino e Spezia di sicuro non puoi essere totalmente soddisfatto. Il Napoli quest'anno ha alternato grandi partite a passi a vuoto clamorosi, e se vorrà andare in Champions dovrà trovare più continuità e più concentrazione, perché la sconfitta di ieri non nasce solo dal poco cinismo ma anche da svarioni difensivi; i valori ci sono, serve dimostrarlo con più regolarità, anche perché le altre non stanno a guardare.

Sicuramente una squadra che con le piccole "fa la voce grossa" è la Roma, che ieri ha battuto agevolmente il Crotone, trascinata da un super Borja Mayoral, che ha dimostrato di essere un ottimo vice Dzeko, oltre che dal solito Mkhitaryan, nonostante Fonseca abbia fatto turnover. La Roma è una squadra con un buon organico e un ottimo allenatore che ha saputo tramettere una idea di gioco precisa e affascinante, e dimostra di avere il potenziale per giocarsi un posto Champions. Gli unici passi falsi la Roma quest'anno li ha avuti negli scontri diretti, dove ha dimostrato primariamente di non avere una panchina lunghissima, ma se questa squadra sfrutterà al meglio il mercato per colmare questo gap, sarà sicuramente una compagine da non sottovalutare. 2 test chiave per la squadra di Fonseca saranno le prossime 2 partite contro Inter e Lazio per capire se questa squadra potrà insidiare seriamente le primissime posizioni o se massimo potrà puntare al 4º posto (che è e resta comunque l'obiettivo dichiarato).

Nel pomeriggio dell'Epifania si è giocata anche la partita dell'Atalanta, che ha battuto senza problemi un Parma sempre più in crisi (è ufficiale il ritorno di D'Aversa dopo l'esonero di Liverani). Per gli uomini di Gasperini la vittoria di ieri è stata l'8ª della stagione che inoltre permette di aumentare a 6 il numero dei risultati utili consecutivi(4 vittorie e 2 pareggi). La squadra del Gasp, dopo un autunno dove si era concentrata primariamente sulla Champions, sta finalmente trovando continuità di prestazione e di risultati, e lo dimostrano anche il numero di reti segnate; nelle ultime 6 gare infatti la "Dea" ha segnato 3 gol alla Fiorentina, 1 gol alla Juventus, 4 gol alla Roma, 2 al Bologna, 5 al Sassuolo e 3 al Parma... direi che piano piano sta iniziando ad ingranare ed a tornare ad esprimersi come solo lei sa fare. Bisogna assolutamente sottolineare anche la crescita dei singoli; nonostante il papu sia oramai un separato in casa, i numeri di Ilicic e Zapata sono in forte crescita, senza dimenticare la solita incisività di Muriel, primariamente dalla panchina, ma anche da titolare(già 9 gol e 2 assist). E dobbiamo sottolineare che l'Atalanta (come Juve e Napoli) ha una gara in meno, e potenzialmente potrebbe essere 5ª in classifica... anche la Dea c'è.

Chi sicuramente doveva dare una risposta ad una serie di risultati non positivi e che doveva vincere per poter restare aggrappata al gruppo di testa, è la Lazio, che ha battuto 2-1 la Fiorentina di Prandelli. La squadra di Inzaghi, un po' come l'Atalanta, in autunno ha dato precedenza alla Champions perdendo diversi punti in campionato che oggi non le permettono nemmeno di essere in zona Europa, ma nonostante tutto la Lazio, se vuole, potrà giocarsi le sue carte, però servirà trovare maggior continuità. La gara con la Fiorentina non è stata giocata in maniera sopraffina, ma la squadra biancoceleste ha saputo contenere bene la viola nella ripresa e ha saputo colpire con cinismo nei momenti giusti con le reti del "12º titolare" Caicedo e del solito Ciro Immobile. Adesso ci sarà da capire se finalmente questa squadra inizierà ad ingranare, e sicuramente le prossime 3 gare saranno test determinanti per la classifica e per le prospettive stagionali della Lazio: Parma, Derby e Sassuolo.
Per quanto riguarda la (mia) Fiorentina c'è poco da dire... è una squadra che adesso, rispetto a 2 mesi fa, in campo viene sempre messa bene e che adesso inizia anche ad avere un buon palleggio, ma che non riesce ancora ad essere pericolosa... poche palle gol e spesso area vuota(o con solo il povero Vlahovic). Se vogliamo toglierci dalle sabbie mobili il prima possibile dobbiamo assolutamente intervenire sul mercato prendendo una punta da affiancare a Vlahovic e un vero regista. A prescindere dal mercato, saranno fondamentali le prossime 2 gare in casa contro Cagliari(che all'ora di pranzo nel giorno dell'Epifania ha perso contro l'ottimo Benevento di Pippo Inzaghi, e che non vince da 9 match) e Crotone(ultimo in classifica), senza dimenticare la gara "di mezzo" contro il Napoli.

Per quanto riguarda le "sorprese" dell'annata, il Sassuolo di De Zerbi, dopo la brutta sconfitta contro l'Atalanta, batte 2-1 il Genoa di Ballardini grazie ad un ottimo Boga e si conferma in zona uefa, e il Verona pareggia 1-1 in casa del Toro(7º risultato utile consecutivo in trasferta per gli uomini di Juric) e sale così a 24 punti, ma soprattutto a -16 dalla quota salvezza dei 40 punti(sempre che sia il vero obiettivo di questo ottimo Verona...), trascinata da un ottimo Zaccagni e da un ottimo Dimarco (che ha segnato un gol spettacolare, oserei dire "alla Totti").
Per quanto riguarda "la terra di nessuno", importanti le vittorie di Benevento e Sampdoria che si staccano dal gruppone in lotta per la salvezza e salgono rispettivamente a 21(eguagliati i punti del primo anno di serie A per le streghe) e 20 (+5 rispetto l'anno scorso per la squadra di Ranieri), e pareggio fra Bologna e Udinese che, onestamente, non accontenta nessuno; sia gli uomini di Mihajlovic che quelli di Gotti restano a solo 5 e 4 lunghezze dal terzultimo posto.

Nonostante la 16ª giornata sia appena terminata, siamo già alle porte della 17ª che sarà tutta da vivere con diversi match interessanti e fondamentali per le sorti stagionali di ogni squadra; Benevento-Atalanta, Genoa-Bologna,Milan-Toro,Juve-Sassuolo,Fiorentina-Cagliari,il derby ligure fra Spezia e Samp,Udinese-Napoli,Parma-Lazio e soprattutto Roma-Inter... sapevamo che l'anno sarebbe iniziato con il botto, e questo non può altro che farci piacere.
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