"Quella sensazione di insicurezza, di non avere aiuto è terribile perché a noi, in quanto esseri umani, piace avere controllo dell'ambiente, di dove viviamo, di cosa faremo, e questo ci era stato completamente tolto. C'era una potenza maggiore che poteva fare qualunque cosa a chiunque. Sentivo le bombe ogni giorno, ovviamente eravamo spaventati e ci andavamo a riparare nei sotterranei di mia zia. Quindi praticamente ogni notte, per un paio di settimane, andavamo lì alle 2:00-3:00 di notte. Ci alzavamo, preparavamo le nostre cose, piangevamo un po', urlavamo e uscivamo. Nel cuore della notte, quando tutto era buio". Sono le sconvolgenti parole del tennista serbo Novak Djokovic durante una intervista riguardo al periodo della guerra vissuto nella sua città di origine quando era un bambino.

Il campione serbo nasce a Belgrado, la capitale attuale della Serbia, appartenente all'ex Jugoslavia, il 22 Maggio del 1987. I suoi genitori sono Srdan Đoković e Dijana Zagar. Fin dalla tenera età di 6 anni inizia ad appassionarsi molto al mondo del tennis. Una ex tennista, Jelena Genčić, scopritrice del talento femminile di Monica Seles,  ne intuisce le grandi potenzialità ed inizia ad allenarlo in maniera costante tutti i giorni e a fornirgli anche una educazione sul piano comportamentale ed intellettuale. Nonostante la terribile guerra con la NATO che bombarda la città di Belgrado, Djokovic non si arrende e continua gli allenamenti con Jelena Genčić nelle zone che vengono bombardate due volte al giorno. mentre con i suoi amici si allena anche al tennis club del Partizan. Nel 2010 perde con un secco 2-0 contro Jurgen Melzer al Roland Garros e pensa all'ipotesi del ritiro dall'attività agonistica. Il padre lo supporta mentre il suo nuovo allenatore Marian Vajda lo supporta in maniera straordinaria con delle parole che toccano le corde giuste del cuore e della racchetta di Novak: "Ok, prenditi il tuo tempo, prima respira poi calmati e rifletti sul passato. Perché hai iniziato a praticare questo sport? Lo ami? Ti piace davvero tenere in mano la racchetta? ". E lui risponde in maniera affermativa.  Da lì in poi vince tutto nel tennis, lo sport che lo celebrerà come uno dei campioni più forti di sempre.

Djokovic nel corso della sua carriera sportiva trionfa in 14 tornei del Grande Slam, 32 Tornei Masters 1000 e 5 ATP World Tour Finals. Con la divisa della Nazionale serba vince una prestigiosa Coppa Davis, la coppa più importante per nazionali a livello mondiale. Per 223 settimane è al numero 1 nel ranking mondiale tennistico. Nella storia del tennis di tutti i tempi rappresenta il giocatore che ha guadagnato più di tutti. Djokovic rappresenta uno dei "Big 4" del suo decennio tennistico insieme ad altri campioni unici dell'epoca come lo svizzero Roger Federer, lo spagnolo Rafael Nadal ed il britannico Andy Murray.

Novak è un giocatore dalla tecnica straordinaria, completo, che ha nella determinazione, nella tecnica e nnello stakanovismo le sue qualità migliori. Il tennista sa giocare molto bene su ogni tipo di superficie ed ha una condotta molto aggressiva sul campo. Il fatto di non mollare mai rappresenta una dote straordinaria per il tennista serbo che spesso ha annullato match point durante le partite che successivamente ha ribaltato e vinto. Djokovic, dotato di una forza mentale straordinaria ha lottato e ha sofferto contro la guerra. E certo non si arrende di fronte ad un avversario o ad una pallina da tennis.