La Juventus è da sette anni a questa parte la squadra da battere e da inseguire, ormai una consuetudine del calcio italiano; negli anni precedenti si sono alternate le antagoniste, dalle milanesi a Roma e Napoli, che hanno, chi più chi meno, reso interessante il nostro campionato. Ma quest'anno è diverso, l'arrivo del marziano e l'arricchimento di una rosa seconda a nessuno in Italia e in Europa, rendono la Juventus una schiacciasassi implacabile, guai a metterle i bastoni fra le ruote. Anche se non ha mai impressionato, anzi ha persino preoccupato qualche tifoso vincendo più volte di misura contro compagini modeste, come Frosinone e Parma, ha vinto, sempre.

In estate l'opinione pubblica era divisa: c'era chi riteneva che la Juventus lo scudetto l'avesse gia cucito in petto (la maggior parte) e chi d'altro canto pensava, o meglio sperava, che i bianconeri avrebbero puntato tutto sulla Champions faticando in campionato. Una volta finito il match delle 18 allo Stadium un'idea sul chi avesse ragione ce la si può fare: è una Juve insaziabile che non lascia neppure le briciole. Cade pure l'ultima resistenza alla dittatura bianconera, il Napoli si arrende per 3-1 alla Vecchia Signora che dimostra sui 90' manifesta superiorità, seppure il vantaggio fulmineo dei partenopei aveva fatto ben sperare; dopo lo svantaggio la Juve non accusa il colpo e diviene padrona del campo guidata da un carismatico CR7, il Napoli fatica a uscire palla al piede e il pareggio è inevitabile. Nel secondo tempo i campani tracollano: prima, sul palo di Ronaldo, Mandzukic porta in vantaggio i suoi e poco dopo uno sciagurato Mario Rui è costretto ad abbandonare il campo per doppia ammonizione. La Juventus rischia di prendere il pareggio e, scossa dal rischio corso, chiude la gara con il gol di Bonucci propiziato da una deviazione di Ronaldo. Il bel gioco del napoli nulla può contro i bianconeri, superiori in ogni reparto, con una panchina di un'altra categoria, e, come se non bastasse, possono contare sulle giocate di un fenomeno che in match come questi risulta decisivo. 

La Juventus viaggia a gonfie vele troneggiando incontrastata e sebbene i più ottimisti pensino che c'è ancora molto da giocare e il divario si può colmare, aleggia l'idea di un campionato finito ieri, 29 settembre. Se non altro la serie A potrebbe regalarci un interessante lotta per i tre posti per l'Europa che conta, con diverse squadre pronte a darsi battaglia per ciò che la Vecchia Signora lascia loro.