Gli ultimi risultati del Milan, ma sopratutto l'atteggiamento in campo, è sotto gli occhi di tutti oramai.
Una squadra che fino a 5 giornate fa lottava su ogni pallone, aveva un gioco definito e voglia di lottare, non può in un batter di ciglia scomparire.
Le assenze pur pesanti di Magnan e Ibra non possono certo giustificare tale situazione.
Non si può da un giorno all'altro non saper più giocare a calcio: Tonali, Leao, Theo e compagni non sono più gli stessi, oltre che in campo, anche fuori (lo si nota ad ogni azione che manca complicità) e lo si nota dagli atteggiamenti superficiali che mettono in campo; è sparita totalmente la cattiveria, ovviamente solo agonistica, da parte di tutti, a mio parere escludendo Calabria e Diaz.

Cosa è successo davvero? La responsabilità non è di Pioli, o meglio, lo sarebbe se qualcosa negli spogliatoi si fosse rotto e proprio questo credo sia il motivo della caduta libera del Milan.
I tifosi tutti meritano rispetto e non solo in campo, ma anche fuori, lo spogliatoio si e rotto, è evidente a tutti, quindi chi non si sente da Milan: prego accomodarsi! E vale per tutti, da Pioli a Leao.
Non si può buttare al vento un progetto iniziato, che anche se non perfetto ha funzionato fino ad ora, tanto da portarci a vincere un inaspettato scudetto, vinto grazie al gruppo, alla cattiveria agonistica che hanno avuto anche in momenti complicati al sacrificio di tutti i giocatori e alla creazione di un gruppo compatto e pronto ai sacrifici.
La delusione più grande, al di là dei risultati, è propio il sentirsi traditi dai quei giocatori che abbiamo sempre sostenuto e fatti diventare idoli nei nostri colori, ma i tifosi milanisti sanno anche voltare pagina con giocatori che non onorano la maglia.
Quindi non serve cambiare modulo e non servono ritiri punitivi, serve solo la selezione di giocatori che hanno voglia di portare il Milan dove merita, di lottare per questa maglia e non pensare a conquistare solo contratti milionari.

IL MILAN RIMANE SEMPRE, CHI NON AMA IL MILAN NON E' DEGNO DI INDOSSARE LA MAGLIA