"Guess who's back"
"Back again"
"Ronny is back"
"Tell a friend"

Cristiano Ronaldo, due parole, tre goal.
Miliardi di miliardi di articoli contro uno tra i migliori (se non il migliore) giocatori di sempre, senza rispetto e senza il riconoscimento ad un giocatore che, ricordo a 37 anni, sta letteralmente come dicono gli inglesi "carriando" una squadra che non riesce a trovare la propria stabilità, qualsiasi aggettivo mettiate non si abbina con quest'ultima parola per lo United.
Giornalai che cercano di vendere le proprie copie con pensieri spudorati e mancanti di logica in varie parti del loro testo, ma a CR7 non importa, lui segna e va avanti, e la cosa che gli riesce meglio è andare avanti senza legger critiche o compiacimenti: lui segna, punto.

Partita molto aperta al gioco dalle due fazioni, ma il portoghese nato a Madeira fa intendere che non c'è niente da fare sin dal primo minuto per i londinesi, boom, boom, boom. Kane pareggia, ma il portoghese aumenta immediatamente la distanza, questione di minuti se non secondi per far tirar un sospiro di sollievo ai tifosi dei reds.
Maguire tradisce, Cristiano perdona, ci pensa con la testa stavolta, fluidità del maestro ancora agevole nonostante la carta d'identità cominci a marcire.
Padrone per eccellenza del Manchester United, padrone per eccellenza del calcio mondiale ancora oggi.
ETERNO!