Non sono più un ragazzo, non che non sia ancora giovane, ma non sono più uno da discoteca, uno da locali notturni, anche perchè avendo sulle spalle una famiglia non è proprio possibile pensare a serate tra cocktail e il bom! bom! bom! delle casse, oltre alla pesantezza e il sonno della strada di ritorno, anche se non guidavo, quando alzavo leggermente il gomito, avevamo sempre dietro un astemio, che si divertiva soltanto a ballare. Ma non dimentico quanti ragazzi/e hanno purtroppo lasciato la vita sulle strade della Capitale di quegli anni 2000, tanti incidenti che mi hanno fatto accapponare la pelle, già perchè la colpa molte volte è di chi si mette al volante ubriaco perso, e molto spesso ci hanno rimesso persone che avevano fatto tutt'altra serata, in tranquillità e sobri.
Ricordo una serata, quando tornando da una nottata con una ragazza, al mattino riprendendo l'autostrada Roma-Firenze trovai un muro di macchine ferme per le strade, tanto da trovare tante persone per strada, mi avvicinai e trovai due macchine accartocciate su se stesse, e dentro c'era una pensona che si dimenava per uscire fuori, mentre i pompieri tagliavano le lamiere circostanti. Da quel giorno capii che la vita era molto più importante di una serata in discoteca, tra alcool e musica da sballare. Sì è vero, la discoteca è divertente, ma non ci sono ancora oggi le misure di sicurezza, già perchè il locale in questione deve vendere i suoi alcolici oltre ai vari 20-25 Euro di entrata con consumazione gratuita, quindi non dice mai stop a chi vuole bere, a meno che dietro il bancone non ci sia uno con le palle quadre che si rifiuta i servire il drink, rischiando di portare un ubriaco demente a fare danni nel locale, rischiando il posto di lavoro. Chi non si è mai ubriacato? Penso che pochi possano dire il contrario, se non per non svelare i suoi altarini, di persona perfetta agli occhi degli altri. Io sono sincero una volta sola sono arrivato al limite, perchè ero stato lasciato dalla mia ragazza del tempo, e non volevo pensarla, anche se poi anche in quello stato l'avevo sempre davanti agli occhi, ma come sempre non guidavo, quindi sono stato un peso soprattutto per le orecchie dei miei amici che non ne potevano più.
Detto questo a distanza di 13 anni dall'ultima apparizione in una discoteca, posso dire a bocce ferme, che da quel tempo ad oggi non c'è stata nessuna misura di sicurezza. Si parlava già a quei tempi, di mettere a disposizione dei pulman che avrebbero accompagnato e riportato a casa le persone che avrebbero voluto andare a ballare, da ogni zona sarebbe partito questo pullman che avrebbe portato questi ragazzi/e a ballare e poi allo stesso punto di partenza, senza rischi per le strade e senza morti, questo era un messaggio importante, ma poi da progetto a passare in modo definitivo tutto si è perso nel dimenticatoio. Parlo di Ostia e Fregene dove tutti i romani si dirigono nel fine settimana estiva a ballare, ma anche delle discoteche invernali tantissime nella Capitale. Le strade hanno in questi ultimi 10 anni contato migliaia di ragazzi/e morti per le serate brave, purtroppo la colpa si da a chi incoscente e ubriaco si è portato dietro (morti) anche gli altri nel suo abitacolo. Ad oggi dopo questo Lockdown, tra le tante cose riaperte al pubblico le tra le ultime cose da liberare ci sarebbe proprio la riapertura delle discoteche, cosa che a mio avviso non sarebbe da prendere sotto gamba.

La mia idea?
​Credo che le discoteche ad oggi non si possano ancora riaprire, in primis perchè il contatto non è ancora possibile, quindi come si ballerebbe, ognuno a un metro di distanza? E se due si piacciono, che fanno, si conoscono a distanza? Quindi per ora restano chiuse, almeno fin quando la mascherina si troverà in faccia ad ogni italiano. Ma mi preme fare una richiesta al nostro Premier Giuseppe Conte, in quanto sarebbe il momento di salvaguardare in primis la vita di questi ragazzi, ma soprattutto delle strade italiane, perchè non è possibile al giorno d'oggi che un cristiano che va a lavorare il venerdì, il sabato o la domenica e torna o di notte o di mattina presto, che debba rischiare la vita per degli idioti che si ubriacano e diventano delle mine sulle loro auto a velocità assurde, che mettono a repentaglio la loro vita, ma soprattutto quella di chi non c'entra nulla con le loro serate brave.
Chiedo quindi al Premier e allo Stato in generale, di adottare delle misure ristrette qualora le discoteche dovessero riaprire a breve, mettendo un limite alle consumazioni in un locale, con foglietti nominati e un massimo di due cocktail a persona, per poi all'uscita controllare se la persona ce ha assunto alcool sia in grado di guidare, altrimenti sarebbe trattenuta fin quando la sbornia non sia passata. Ah, dimenticavo, si spera che non si facciano entrare persone già con il gomito alto dall'esterno.
Cosa dire? Speriamo che almeno i giovani possano raccontare un giorno le loro serate in discoteca, e che non siano una lapide dove quei poveri genitori devono andarli a piangere ogni volta.