La pandemia che ha bloccato il calcio ha privato tifosi e calciatori della loro passione. Niente partite, centri sportivi chiusi, stop alle scommesse e focus solo sulla ripartenza. Il mercato però, non è mai andato in vacanza, anzi. È così, perché in previsione di una sessione di mercato all’insegna del risparmio, i direttori sportivi, agenti e intermediari, hanno giocato ad anticipare la concorrenza per evitare aste e prezzi alle stelle. Niente di definito, non è ancora il momento, ma tante trattative sono state imbastite e tante mani si sono strette virtualmente. A chi pensa che il mercato sarà meno scoppiettante diciamo che è un errore sottovalutare le prossime mosse. Questa estate verrà fuori la vera bravura dei direttori sportivi, perché c’è da trovare le pedine giuste, senza sbagliare un colpo e ottimizzando le risorse in maniera chirurgica. Qualcuno partirà in vantaggio, non c’è dubbio, e ci riferiamo a quei club che si sono già mossi a gennaio. La Juve con Kulusevski ha trovato una pedina dal futuro assicurato, il Napoli ha in Petagna e Rrahmani due pedine interessanti da valutare ma eventualmente da scambiare, e la Fiorentina con Amrabat ha messo a segno un colpo per noi di grande rilievo. Le big muoveranno inoltre capitali maggiori, su questo non c’è dubbio, ma gli ultimi anni in casa Milan insegnano che anche una sola campagna acquisti fallita, può condizionare diverse stagioni. Vietato sbagliare quindi, sopratutto adesso, e i club lo sanno.
Inter e Juventus hanno i giocatori giusti per costruire il tesoretto. Fra i bianconeri Rabiot e Ramsey sono plusvalenze assicurate, e se il gallese potrebbe restare, per il bizzoso francese le possibilità sono poche. Perin, Romero e Rugani sono pedine di scambio di valore, Pellegrini potrebbe rientrare in qualche trattativa e Higuain sarebbe una carta fondamentale se messo sul mercato. All’Inter va forse anche meglio. Le cessioni eventuali di Icardi e Perisic, sui quali ballano le trattative con le squadre che li hanno in prestito, coprirebbero forse una intera campagna acquisti. Nainggolan sarà un’altra carta da giocare, mentre Gagliardini ha diverse richieste. Sull’asse Juve-Inter si muoverà quindi un mercato interessante, che non esclude colpi pesanti, che farà forza su giocatori contesi e che vivrà della continua rivalità sportiva tra Marotta e Paratici. I due incroceranno i loro interessi e su Tonali serve l’opera di convincimento e l’offerta giusta. Ne vedremo delle belle.  Al Napoli le cose si fanno con calma ed efficacia. Presi Rrahmani e Petagna, si valuta Kumbulla (ma su di lui è partita un’asta a livello europeo), mentre Mertens ha rinnovato, Callejon partirà alleggerendo il monte ingaggi e Allan porterà soldi freschi nelle casse. Giuntoli ha capito che c’è da cambiare qualcosa, e il suo cammino è iniziato col piede giusto.
Le romane invece sono incognite. Lotito in questa fase pensa solo al campo, blinda i suoi gioielli sparando cifre enormi e aspetta Tare, che tira sempre il coniglio dal cilindro. I biancocelesti hanno dimostrato che anche senza svenarsi si può vincere, ma qualche elemento a disposizione di Inzaghi è arrivato a fine corsa, e i nuovi innesti servono e subito. Sul direttore sportivo albanese scommettiamo ad occhi chiusi, per lui parlano i fatti e i calciatori presi senza clamore e ora valutati milioni e milioni. La Roma è un rebus. La trattativa per la cessione del club non è tramontata, ma bisogna mettere soldi in cassa e pensare a una serie di riscatti pesanti. Per Smalling serve un investimento importante ma garantito, su Mkhitaryan c’è da riflettere, perché gli infortuni sono tanti ma se sta bene è un fenomeno. L’impressione però è che un pezzo grosso cambierà casacca per dare linfa alle casse. Pellegrini è da trattenere così come Zaniolo e quindi il prescelto sembra Under, con Kluivert che ascolta le sirene londinesi in arrivo dall’Arsenal. In casa Roma c’è comunque da sfoltire la batteria di difensori fra centrali ed esterni, tanti e spesso poco funzionali, nonostante il turnover di Fonseca.
Intanto l’Atalanta si gode i suoi gioielli. Impensabile dopo l’exploit europeo che non ci siano offerte. Zapata piace all’Atletico, come si legge sulle colonne di Calciomercato, e sempre il nostro amato portale segnala l’interesse per Kocku de Feyenoord. L’impressione però è che il colpo vero sarebbe mantenere questa rosa, e dare ancora più fiducia a giocatori pronti ad esplodere come Malinovski o talenti come Traore. E intanto arriveranno proposte per Castagne e ancor più per Gosens. Sarebbe una grossa perdita, ma le cifre lievitano e potrebbero far comodo. In casa Sassuolo si fa la conta dei rischi. Boga dovrebbe salutare dopo un campionato incredibile, e su altri giocatori interessanti ci sono gli occhi di tante squadre. A Bologna c’è qualità e il lavoro di Sabatini e Bigon paga. Orsolini è merce rara, Barrow può diventare un centravanti di spessore e di giovani in via di esplosione ce ne sono molti. Loro per noi hanno già vinto. A Genova si lavora sotto traccia per puntellare le squadre, mentre tante altre squadre attendono di valutare come finirà la stagione.
E il Verona? Tony D’Amico dall’estate del 2018 guida le trattative degli scaligeri. Il risultato è una squadra che ad agosto era data per spacciata e a giugno lotterà per l’Europa. Perderanno tante pedine, ma la dirigenza scaligera è in grado di sorprendere e lo ha dimostrato con i fatti. Chapeau!