Gentile Direttore, da tifoso romanista sono alquanto sconcertato. Invoco il suo aiuto perché nonostante di buona cultura, non riesco a decifrare il giudice Tosel e sue "bizzarrie". Da tifoso romanista non sono sorpreso della squalifica comminata a De Rossi, anzi. Ce lo si aspettava; perché troppo clamore attorno al suo gesto sicuramente sbagliato. Ero certo che Tosel avrebbe colto la palla al balzo, e così è stato. Detto ciò, mi permetta di ricordarLe 3 casi analoghi in cui lo stesso giudice Tosel non ha mostrato la medesima "solerzia": - derby di Roma (aprile 2010): a Totti vengono comminati 20.000 euro di multa per un pollice verso, mentre Radu, che sgambettando Perrotta scatena una maxi rissa a fine partita, viene assolto perché il gesto, "del tutto gratuito ed idoneo a provocare istintive e pericolose reazioni, sia decisamente riprovevole (e sanzionabile se "refertato"), (..) non (è) tale da integrare gli estremi di quella «condotta violenta» che, se «non vista» dall'arbitro, rende ammissibile la prova televisiva, con i consequenziali effetti sanzionatori; - derby di Roma (aprile 2013): l'ineffabile Radu canta in mondovisione e a squarciagola davanti alle telecamere "Roma m***a"; ma contrariamente al pollice verso di Totti (punito con 20.000 euro di multa) per l'altrettanto ineffabile Tosel, non c'è alcun provvedimento disciplinare o pecuniario da adottare (pare quindi che Radu goda di immunità "diplomatica"); - derby di Roma (febbraio 2014): le immagini svelano un pugno di Candreva a Torosidis a palla lontana sfuggito a tutti gli ufficiali di gara che, se visto, avrebbero portato al cartellino rosso (diversi siti parlano di una possibile prova TV). Incredibile però, neanche stavolta per il giudice Tosel è il caso d'intervenire con la prova TV e neanche affronta l'argomento! Ovviamente però, nel primo caso ai danni della Roma da diversi anni a questa parte, le 3 giornate scattano chissà perché con straordinaria precisione e solerzia (e a ragione, sia chiaro, perché de Rossi HA sbagliato ed andava punito) Il sig Tosel ricorda molto il sig Prandelli ed il suo codice etico "à la carte": ovvero applica le regole in base all'umore del giorno e, si direbbe, al colore della maglia indossata. Ma forse Lei, Direttore, capisce meglio di me personaggi che fatico a decifrare, e vorrà gentilmente offrirmi la Sua spiegazione. Chissà che non sia la volta buona che questo mistero apparentemente insondabile per me trovi alla fine una sua logica (dubito). Cordialmente Giacomo