Questa sera la partita di andata di una doppia sfida che deciderà le sorti della nazionale italiana. Si sa i mondiali, dopo la vittoria del 2006, non sono più tanto cosa nostra. A tal proposito basti pensare alle figuracce rimediate in Sud Africa prima, in Brasile poi e quando perdi col Costarica è inutile anche soffermarsi sui morsi di Suarez. 

Quest'anno però l'Italia richia di centrare un obiettivo ancora più prestigioso, sì perché la nostra nazionale potrebbe non essersi accontentata delle umiliazioni inflitte da Costarica,  Nuova Zelanda oppure di improbabili pareggi durante le qualificazioni, potrebbe riproporre uno scenario già vissuto soltanto 60 anni fà, l'esclusione da un Mondiale, quello svedese.

Gli Svedesi non ci hanno mai portato particolarmente fortuna, allora è necessario che il buon Ventura si armi di corno e ferro di cavallo, affinché la possa "sfangare". Se l'Italia non passerà il primo a salire sul banco degli imputati sarà lui, la spietata commissione giudicatrice formata da giornalisti, intellettuali, allenatori di terza categoria, ex calciatori di eccellenza, commentatori da bar, Presidenti del Consiglio e adolescenti innamorate di Immobile non avrà pietà.

Naturalmente in caso di esito positivo non verrà esaltato, ma in silenzio si faranno spallucce pensando che alla fine "è soltanto la Svezia", un po' come i tifosi juventini che continuano a lamentarsi di Allegri, oppure i laziali che si lamentano di Lotito.

A difesa di Ventura c'è da dire che non è un commissario tecnico, è un allenatore, ed è un bravissimo allenatore, il curriculum parla per lui, a Bari e Torino ha fatto cose grandiose, ha preso Bonucci e Immobile e li ha fatti diventare campioni, a preso 25 calciatore e li ha fatti diventare squadra, ma quelli li vedeva tutti i giorni, li allenava, ci studiava la tattica quotidianamente, in questo caso no. Sono ancora vive nella mente di tutti le proteste di Conte, il quale lamentava di non poter allenare i calciatori tutti i giorni, ma non si deve pensare che Conte e Ventura siano la stessa cosa. 

Conte è un martello, un motivatore, uno che tutti i giorni ti prende ti massacra e ti fa credere in te stesso, e ti fa correre così tanto che non ha bisogno nemmeno di tanta tattica, a lui basta il cuore e le gambe. Conte è un vincente, ha vinto tutto, ha vissuto a contatto con fenomeni e ha imparato tanto, e quando impari soprattutto a vincere, poi il resto viene da sé, questo spiega il grande successo di una nazionale oggettivamente tecnicamente più scarsa di quella di oggi agli Europei del 2016.

Ventura no, Ventura è un professionista, bravissimo, ma non è un commissario tecnico. Nel suo palmarès può annoverare due campionati interregionali e un campionato di Serie C 1, come fai a motivare i tuoi calciatori a vincere se tu non hai mai vinto.

Considerato che non c'è tempo per imparare la tattica voluta dal C.T. e non c'è una cultura della vittoria da parte del C.T. in caso di esclusione la colpa non sarà di Ventura, lui non c'entra è stato messo là, ha fatto del suo meglio...ma dal campionato interregionale al campionato mondiale c'è troppa distanza.

Se invece l'Italia dovesse uscire vincitrice dal doppio confronto allora vorrà dire che ancora una volta a tutti toccherà salire su un nuovo carro.