Una stagione top con il Genoa. Corsa e sudore sulla fascia, come un autentico motorino instancabile. Missione raggiunta per Diego Laxalt: convocazione e pass per un Mondiale in Russia da protagonista, iniziato con la vittoria per 1-0 contro l'Egitto. Un giocatore ritenuto fondamentale anche dallo staff della "Celeste" che punta forte sulla velocità ed esplosività del talento targato "Grifone". Ma il cui futuro è lontano dal Genoa. Tante squadre su di lui: il Galatasaray ha offerto per l'ala genoana oltre 10 milioni, emblema che qualcosa si sta muovendo.

Laxalt, un nome una garanzia per la corsia di ciascuna squadra. Ma non solo. Fotografia, collezionismo ed auto d'epoca per esplodere definitivamente sulla fascia, il mix vincente che contribuisce a renderlo uno degli esterni sinistri probabilmente più forti di tutta Europa. La rapidità, l'esplosività, la resistenza fisica e la versatilità sono alcune delle armi più potenti del suo repertorio tecnico e tattico. Nato a Montevideo il 7 febbraio 1993, il centrocampista della Nazionale uruguayana sta facendo registrare performance esaltanti anno dopo anno su quella corsia. E pensare che quando fu portato in Italia dall’Inter, che lo pescò nel Defensor, le premesse non erano state poi così spettacolari: non aveva infatti mai indossato la divisa nerazzurra, girovagando in vari club, come l'Empoli. Come dire: bisogna crederci sempre, non arrendersi mai e non piangere sul latte versato. Laxalt sa dare l'esempio sotto questo aspetto.

Oltre l'orizzonte estivo, in seguito a un Mondiale tutto da vivere e che lascia ben sperare la sua Nazionale, probabilmente si sentirà parlare molto di "Mister treccine", contattato in passato da tanti club italiani e non. Del resto il Diego di Genova sembra ormai pronto per palcoscenici ambiziosi: lo sa bene Gian Piero Gasperini, colui che ha scommesso forte sulle sue qualità. Tra i suoi pupilli ci sono due mancini come lui, Recoba e Messi, senza tralasciare il suo connazionale Cebolla Rodriguez (Parma). Ma probabilmente il suo vero idolo è papà Gustavo. Un sapiente meccanico che gli ha trasmesso la passione per i motori, collezionismo e auto d’epoca.  Non sarà un caso o uno scherzo del destino il fatto che Laxalt rappresenti nel panorama odierno un autentico motore, instancabile e implacabile sulla corsia. Non soltanto motori ma anche la fotografia, un hobby che gli consente ogni tanto di staccare la spina e di recuperare le fatiche del calcio giocato. Insomma, un autentico fuoriclasse in campo e fuori.