Cara Italia, scusami, ma sono un po’ deluso. Sia chiaro. Questo sentimento non è generale e totalitario. Non vale per tutti. E’ sempre così e lo sottolineerò continuamente. Difenderò sino allo strenuo questo concetto: “non si può mai fare di tutta l’erba un fascio”. Le persone non sono uguali. Non esistono i luoghi comuni. Non c’è spazio per i pregiudizi o gli stereotipi. Non vi ho mai creduto e non lo farò proprio in questo momento. Però mi devo sfogare e ringrazio VivoPerLei per la possibilità che mi concede. CLICCA QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO 
 

Quello che avete appena letto è l'incipit del pezzo Italia, scusami: questa volta sono deluso di Giovanni Terenzani, che oggi vi riproponiamo nello spazio Diario dall'isolamento; di contro, una pagina del diario di Massimo 48, il nonno, che ora più che mai, tutti noi vorremmo accanto... 
Buona lettura

... Ma ci sono anche dei piccolissimi, dai pochi mesi ai 7/8 anni, ormai stufi di essere imbottiti da ore ed ore di cartoni animati. Ed è proprio a loro che ho voluto dedicare una filastrocca scritta proprio ieri, dopo aver letto e scoperto il colpevole in quel libro giallo, sorbendomi un buon caffè mentre il ponentino accentuava timidamente il suo soffio, riponevo la tazzina ed iniziavo tutto di un fiato a scrivere questa storiella per bambini e ieri sera l'ho voluta leggere ai nipotini un attimo prima di rimboccar loro le coperte. 
L'hanno ascoltata con gli occhioni sbarrati e poi mi hanno dato il bacino della buona notte dicendomi all'orecchio la frase più bella che qualsiasi nonno al mondo possa desiderare dai suoi nipotini: "Grazie nonno... buona notte!"  
Desidero narrarla a tutti i nipotini dei miei lettori e dei blogger di VxL, magari in questo clima da dopoguerra ci potrebbe anche concedere un attimo di distrazione, e forse strapparci un sorriso... che di questi tempi varrebbe proprio come oro puro! 

Non vado a scuola per colpa tua    
Come aver avuto una lunga bua  
Sto chiuso in casa col mio gatto...  


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