Tanti calciatori coltivano hobby diversi dal pallone, ma ultimamente sta impazzando la moda del diventare un rapper, togliendosi momentaneamente gli scarpini ed iniziando a rappare, non andando più a dettare i tempi di gioco, ma bensì imponendo il proprio “flow” all’ascoltatore, indossando catene d’oro e capi firmati.

Partiamo da un giocatore molto conosciuto soprattutto per i suoi atteggiamenti fuori dal campo ed i voti alti nel fantacalcio, proprio lo stesso che con il trasferimento al Barcellona ha creato non pochi grattacapi ai fantallenatori, signore e signori, Kevin Prince Boateng. Il quale come “dopolavoro” ha ben pensato di diventare un rapper, tra una maglietta Gucci ed una felpa Louis Vuitton con tanto di 2 MLN di visualizzazioni su World Star Hip Hop. Davvero non male. 

Passiamo al sedicente “rapper coi guanti”, Pierluigi Gollini, portiere dell’Atalanta. Nel tempo libero è noto con lo pseudonimo di Gollorius, il quale a Giugno 2018 è uscito con “Rapper con i guanti”, una traccia fatta per beneficenza, dove i soldi saranno devoluti per i lavori che permetteranno il rifacimento dei campetti nei quali è cresciuto, ovvero Poggio Renatico, e racconta il suo sogno realizzato: “Da bambino sognavo questo, mi alleno di notte e di giorno”. Sicuramente un’idea stupenda e un bel gesto alla sua città. Complimenti davvero. 

Ultimo ma non per importanza, troviamo la stella dell’Olympic de Marseille Memphis Depay, il quale vanta addirittura la sua presenza in Spotify, la nota app musicale, nella quale ha fatti numeri importanti e, come racconta lui stesso, nella musica si sente capito, al contrario di quanto successo nella sua militanza al Mancherster United.
Inutile dire che mi piacerebbe vedere un suo Live a San Siro, ma questa volta non nella veste di rapper.