La vittoria di ieri sera ha il sapore di un brodino riscaldato. A grandi linee le cose positive sono quattro: la diversa disposizione data da Ranieri,la prestazione di Florenzi,le parate di Mirante e il ritorno al goal di Dzeko. Finalmente abbiamo potuto vedere una Roma schierata con il 4-3-3,modulo che più' si adatta alle caratteristiche della squadra;con buona pace del 4-4-2 statico visto in altre partite. La vittoria non sa' di trionfo visto che la Juve si e' vista solamente nel primo tempo ed era rimaneggiata ,pur con giocatori di valore(vedi Cuadrado e Spinazzola).Quel che più' ha colpito e' stata la voglia di vincere,una mentalità' aggressiva(anche se solo nel secondo tempo) poco vista quest'anno. I ritmi non sono stati vertiginosi ma,di sicuro,l'impegno in campo si e' visto. Vedendo Mirante tra gli 11 titolari mi sono chiesto il perché' Ranieri continui a preferirlo ad Olsen. Ora ho capito il perché'.Buon portiere,con diversa esperienza in serie A,su cui si potrebbe benissimo puntare l'anno prossimo. Non bisogna per forza,in ogni sessione di mercato,andare a caccia del nome esotico. Ale,dimenticato il pesante errore in Champions contro il Porto,ha fornito un importante prestazione. Nel primo tempo era fra i più' in palla nella Roma. Ha saputo trascinare se stesso e i compagni alla vittoria finale. Un grande giocatore su cui sono stati riversati i veleni per il goal del Porto; in realtà' si vedeva che comunque che ,la Roma di Difra, non sarebbe andata lontano nella massima competizione. Dulcis in fundo il goal di Edin,troppo assente quest'anno,che da' morale ad un attaccante che ha vissuto a fasi alterne le sue stagioni in giallorosso. Mi ricordo ancora quando era sbarcato nella capitale,i tifosi erano in delirio per lui ma le prime prestazioni non furono certo positive. Era irritante vedergli sbagliare goal cosi' semplici ma si doveva capire che ogni giocatore ha bisogno di un periodo di adattamento quando cambia campionato. La Bundesliga,con tutto il rispetto,non e' di certo la serie A.A fine stagione probabilmente cambierà' casacca,pur non avendo vissuto una grande stagione. Voci di corridoio sussurrano che e' stanco di Roma ed e' desideroso di vivere una nuova esperienza altrove( vedere il nervosismo nella partita contro la Spal).Di lui ci rimarrà' comunque un buon ricordo.Senz'altro.Parlando della società' mi sento di dire che non condivido che si continui a parlare dei giocatori importanti ceduti dalla Roma e dell' assenza del nostro presidente. E' vero che la Roma,nel passato,ha ceduto giocatori importanti (Pjanic,Salah e compagnia bella) ma la gente deve capire che ci sono le regole del mercato. Non possiamo competere con la Juve o le altre grandi d'Europa(per esempio il Real Madrid o il Barcellona) quando vengono a trattare un nostro giocatore. Nel caso specifico di Salah o Pjanic, sono stati loro a volersene andare per vincere qualcosa ( il primo) o fare una nuova esperienza( il secondo) e non la società' a cacciarli. A Roma,purtroppo,ogni male e' imputato sempre alla società' e non e' cosi'.Dovremmo solo dire grazie al Presidente Pallotta per la Roma che ha costruito in questi anni e che ,tutto sommato ,e' stata fautrice di un buon calcio ( il 3-0 al Barcellona rimarra' nella storia).Il licenziamento di Monchi e' stato inevitabile anche si ci ha portato giocatori giovani e validi(per esempio Kluivert).Il ds si era legato troppo a Di Francesco e non faceva altro che minacciare una sua eventuale partenza in caso di esonero del mister. Personalmente mi incuriosisce la Roma che verrà',chi sarà' il nostro allenatore l'anno prossimo ed il direttore sportivo. Molti giornali accostano Petrachi ma io avrei puntato su Ricky Massara che conosce bene l'ambiente ma che abbiamo visto poco effettivamente all'opera. Riguardo il capitolo allenatore ,Sarri ha ribadito che non se ne andrà' da Londra (soprattutto in caso di vittoria dell'Europa League) e Pochettino e' inarrivabile. Gasperini non si muoverà' da Bergamo visto che la sua esperienza in una grande e' stata traumatica (Inter) e finalmente ha trovato un isola felice dove sta' esprimendo grande calcio senza troppe pressioni alla sua veneranda eta'.Giampaolo faccio fatica ad immaginarmelo visto che il suo calcio non prevede esterni di ruolo e a Roma li abbiamo sempre avuti e veramente forti. Se proprio non troviamo nessuno ad hoc si potrebbe continuare con Ranieri (anche se ha detto che non rimarrà' per decisione della società') che conosce il calcio italiano e vedete mai che non possa ripetere il miracolo Leicester. Ingaggiare un allenatore dall'estero tanto per,solamente per il famoso discorso del nome esotico che magari non conosce il campionato italiano (ricordate Luis Enrique?) sarebbe un grave errore. Dobbiamo sempre ricordare le lezioni dal passato e farne tesoro. Qualcuno ha ipotizzato un De Rossi allenatore. Non scherziamo per favore. Non ci si può' improvvisare allenatori, specialmente in una piazza calda e difficile come quella di Roma. La gavetta,secondo me, e' necessaria a tutti i livelli. Sarebbe bello poter aprire un ciclo duraturo con un allenatore visto che gli allenatori a Roma,specialmente negli ultimi anni,hanno durato sempre poco. E' vero anche che per poter fare un matrimonio bisogna essere in due. Se il tuo allenatore vuole cambiare aria tu società' puoi fare ben poco. Ora il destino per approdare in Champions,purtroppo,non e' soltanto nelle nostre mani ma anche in quelle di Milan,Inter ed Atalanta. Sperando sempre in un miracolo.