PROLOGO
Il mio sguardo era fisso verso quella porta. Sapevo di essere imbambolato, ma nulla poteva scalfirmi. Guardavo quel varco come se stessi sognando, attendendo che le ante si spalancassero per me dopo tutto questo tempo.
«Detective Indaco, mi sente?»
La voce dell’Ispettore Campionato mi svegliò dal torpore.
«Certo che la sento, perché urla in questo modo?»
«Era ancora immerso in quel pensiero, vero?»
«La pianti»
«Ma io e lei lo sappiamo, che quella scrivania è la sua ambizione. Lo sappiamo benissimo entrambi, Detective»
«Già, ma le chiacchiere stanno a zero, caro il mio consigliere: la Signora occupa questa stanza da nove, lunghi anni. E nessuno, dico nessuno, è mai riuscito a raccoglierne il testimone. Ti ricordi il Comandante Sarri? Ecco, anche lui, con tutte le sue qualità, non è riuscito a scalfirla con il suo splendido team azzurro. Figuriamoci se io potrei mai…»
Sento un baccano d’inferno.
«Ispettore, mi vuole dare una spiegazione? Che diamine sta succedendo?»
«Detective, proprio per questo la disturbavo! La situazione sta sfuggendo di mano e urge un suo intervento risolutivo. La signorina Beneamata sta rischiando il linciaggio! Tutti la attaccano a seguito di un avvenimento accaduto domenica pomeriggio. Ci sono innumerevoli capi d’accusa e solo Lei può sbrogliare la matassa e capire come procedere»
«D’accordo, Ispettore. Faccia accomodare nel mio ufficio, uno alla volta, tutti coloro che hanno sporto denuncia presso la signorina. Ho la netta sensazione che si tratti di un caso molto, molto spigoloso»

- 1° CAPO D’ACCUSA: REATO DI “MINIMO”
«Prego, lei è?»
«Sono uno dei responsabili del movimento #Conteout, che si batte per l’incremento dell’occupazione nel territorio di Milano. Noi abbiamo come obiettivo quello di far cambiare costantemente personal trainer alla signorina Beneamata, in modo da avere sempre più turnover. Senza il giusto ricambio, è normale che i giovani non trovino un lavoro stabile. Le pare giusto che un allenatore qualsiasi possa restare più di dodici mesi in un posto, senza che nessuno sollevi dubbi sulla sua permanenza? Noi non ci stiamo e lo gridiamo a voce alta! Non ci importa che abbia ottenuto i migliori risultati negli ultimi dieci anni, noi non ci stiamo e basta!»
«Ho capito, molto interessante il vostro punto di vista. Davvero notevole. Solo che, potrà immaginare, qua siamo alle prese con una situazione delicata, quindi la pregherei di risparmiarmi i convenevoli e andare al punto. Cosa lamenta?»
«Beneamata e il suo prode Antonio dal Salento hanno commesso il reato di minimo»
«Scusi, non vorrei darle una brutta impressione, ma nei miei approfonditi studi di diritto penale non ho mai riscontrato tale casistica. Vuole spiegarsi meglio?»
«Il minimo. Cioè, loro sbandierano dei risultati atletici fenomenali, sono sicuramente i più performanti e fino a questo momento hanno dimostrato di essere i più forti nel loro ambito territoriale, ma questo è il minimo indispensabile. Detective, ma lei sa quanto ha fatto spendere Antonio dal Salento per le attrezzature? Sa che quando è andato in giro per l’Europa hanno chiuso le porte in faccia a lui e alla sua dama vestita di nerazzurro?»
«Ma questo quando è successo? L’anno scorso?»
«No, ad agosto per poco non ricevevano la menzione d’onore, ma sono dettagli. Quello che conta è che pochi mesi fa si sono resi protagonisti di una magrissima figura internazionale. E insomma, con tutto quello che ha speso, è il minimo essere i più forti in patria. Non crede?»
«La ringrazio. Resti in sala d’attesa, appena finirò di ascoltare anche gli altri la richiamerò per la risoluzione del caso. Ad ogni modo, grazie per il suo contributo prezioso»
«Ci mancherebbe, noi siamo sempre pronti come movimento a supportare…»
«Ho capito, ho capito. Grazie»
La situazione mi puzza…

2° CAPO D’ACCUSA: RIPARTENZA SLEALE
«Buongiorno. Si accomodi. Leggo qui che lei ha denunciato la signorina Beneamata per “ripartenza sleale”. Oggi stiamo riscrivendo l’intera normativa di settore: che cosa intende, mio caro…»
«Il mio nome non è importante, ma se vuole può chiamarmi Qualunquista»
«La prego, signor Qualunquista, esponga la sua versione»
«Detective, parliamoci chiaro: il contropiede è un reato. Grave, molto grave. Io ricordo benissimo che nei regolamenti diffusi tramite una diretta streaming da un mio amico di Facebook si affermava a chiare emoticons che solo il tiki taka o buffi affini potevano essere considerati strumenti da utilizzare nell’attività ludico-sportiva. Tutto ciò che differisce, non può essere ammesso. È un illecito!»
«Scusi, ma lei sostiene che la suddetta Beneamata pratichi regolarmente questo tipo di aberrazione?»
«Ma lei scherza? È così lampante, sotto gli occhi di tutti! Questa signorina, per carità, è fortissima e bravissima, ma non può esibirsi in questo modo così tradizionale. Non è giusto nei confronti degli altri concorrenti, soprattutto di quel diavolaccio che è da un anno che si fa in quattro per riproporre le gesta sacchiane e che si è visto invece superato dall’applicazione di queste mosse scorrette. Insomma, diciamolo a voce alta: è sleale praticare questo tipo di gioco! E poi, Detective: se dovesse realmente vincere lei, starebbe praticamente facendo il…»
«… minimo. Lo so, lo so. Me ne ha parlato prima un brillante rappresentante del movimento #Conteout. La ringrazio della sua testimonianza, mi attenda al suo posto nella sala d’attesa, signor Qualunquista»

3° CAPO D’ACCUSA: SI È INTROMESSO ANCHE IL PORTIERE!
«Detective, come la vede questa situazione?»
«Una mezza idea me la sono fatta, ma sono curioso di ascoltare anche le altre lodevoli testimonianze, caro il mio Ispettore. A chi tocca?»
La porta si apre in modo brusco.
«Si calmi, signore! Siamo in un ufficio pubblico e stiamo conducendo delle indagini molto delicate. Si segga ed esponga con molta calma la sua versione»
«Detective, è inaccettabile quello che è successo domenica pomeriggio! Io volevo entrare nel condominio della Beneamata a consegnare due o tre palloni, e sapete cosa è successo? Che il portiere non mi ha fatto accedere. Ha barricato la porta, sostenendo che dalle 15 alle 17 non sarebbe passato nessuno. Ma come si permette? È contro la legge! Il portiere non può intervenire, non fa parte del condominio. Io volevo depositare dei palloni in fondo alla porta e mi è stato precluso da una persona che non fa parte della squadra degli inquilini. Non esiste!»
«Quindi, lei sostiene che il portiere non abbia un ruolo determinante negli equilibri di un condominio?»
«Assolutamente! Nessuno dovrebbe far intervenire il portiere. Così si falsano i risultati, cioè, voglio dire, i rapporti. No, Detective. Non può consentire alla Beneamata di utilizzare il portiere in ogni occasione. È ingiusto!»
«Grazie anche a lei…»
Che disastro. La situazione è molto intricata.
La Beneamata è colpevole o innocente? Beh, in realtà, è molto più semplice del previsto, è evidente, ma meglio radunare tutti per dare una spiegazione univoca.

RISOLUZIONE DEL CASO
«Signore e signori, vi ho riuniti qui, tutti insieme, per esprimere il mio giudizio su questo caso molto complesso. Su di lei, imputata Beneamata, piovono delle pesanti accuse, le più disparate. Ho analizzato nel dettaglio i vari capi d’accusa e le altre testimonianze minori, giungendo pertanto al mio verdetto. Lei è…»
Sguardi che si incrociano. Tensione palpabile.
«… colpevole
«Sì! Evviva! Bravo! Se lo merita tutto!»
«Lei, signorina Beneamata, è colpevole di aver scatenato dopo anni e anni quella sana invidia per quanto da lei costruito in questi ultimi anni. È colpevole di giocare con intensità, di avere degli inquilini straordinari, di accompagnarsi ad Antonio dal Salento, antipatico ma vincente. È colpevole di aver stravolto le gerarchie dopo tanti anni e, nello stesso tempo, di aver rovinato i sogni di suo cugino. Già, pensate che non mi fossi accorto che molti di voi sono parenti della signorina?»
«Detective, ma cosa dice? Le abbiamo fornito una marea di prove e lei ci ridicolizza così!»
«Prove? Bene, signori. Analizziamo i tre principali capi d’accusa.
In primis, non esiste il “minimo”. Non è mai scontato vincere qualsiasi competizione, anche la gara più semplice che possa esistere, figuriamoci per chi non riesce ad alzare un qualsiasi trofeo da tanti e tanti anni. La signorina Beneamata si sta impegnando da tempo e anche se Antonio dal Salento ha collezionato una brutta figura a livello internazionale, la sta supportando nel riconquistare credibilità a livello locale. Non è poco, miei cari signori.

Veniamo al secondo punto: signor Qualunquista, il contropiede non è un reato. Non lo è mai stato e non lo sarà mai. La cosa peggiore, però, è che questa sua accusa, anche se non costituisce un’offesa, rimane assolutamente farlocca. Non è così. Io ho guardato in modo approfondito i vari atti e ho notato che la signorina pratica un gioco innovativo, chiamato “costruzione dal basso”. Guardate. Guardate in video, signori. Lo chiamate contropiede, questo? La chiamate ripartenza sleale? No, signori, questa è intensità. Questa è qualità. Questo è gioco. Non spumeggiante, per carità, non si tratta neppure di una rivoluzione copernicana, ma è, molto semplicemente, bello. Mettetevelo in testa.

E veniamo all’ultimo punto: il portiere. Signori, lo so che vi sorprenderà apprendere questa notizia, ma il portiere fa parte del condominio. Anzi, soprattutto nel caso in cui abbia un’esperienza non di poco conto e che quasi si potrebbe definire come il capitano dell’intero isolato, assume un ruolo chiave. Altro che ingiusto! Il portiere ha un compito e se lo svolge nel modo corretto ne guadagna l’intero condominio.

Infine, non inventatevi altri appigli: se non avesse pagato gli stipendi, se avesse giocato lunedì, se il prato fosse stato meno curato, se ci fosse stato quello, se si fosse riposato quell’altro, se, se, se… signori, io sono un Detective e sono abituato a parlare per fatti. La Beneamata è innocente e l’unica colpa è quella di essere bella e competitiva. E per questo, non sono previste sanzioni. Grazie a tutti per l’attenzione e buone cose.
Il caso è chiuso!»

EPILOGO
La porta della Signora è semiaperta.
Forse, stavolta toccherà a me prendere il comando.
Quella scrivania tricolore, il ritornare ad assumere un ruolo che ho recitato per anni e anni nel decennio scorso.
Sarebbe bello poter entrare, ma prima di tre mesi non potrò avere certezze.
Però, mi piacerebbe.
Quanto mi piacerebbe…

Indaco32