Inter Juventus, il derby d'Italia, una partita mai banale, ma quest'anno, per ovvi motivi con stimoli diversi. Da una parte l'inter che con una vittoria avrebbe dato un senso alla stagione con un risultato positivo contro la squadra più forte, dall'altra parte la Juve che ormai a zero di stimoli, non vede l'ora che finisca questa stagione. La serata è piacevole, San Siro quasi pieno, coreografia interista che va a mettere in evidenza la sconfitta bianconera in Champions, simpatica ma da perdenti, perché se non hai nulla omaggiare in casa di vittorie da anni, e sei costretto a trovare gioia nelle sconfitte altrui, qualche domanda bisognerebbe farsela, comunque andiamo oltre. I nerazzurri partono forte, grande intensità di gioco, pressing, corsa e mettono in difficoltà la Juve, partita molle, tifosi in bolgia entusiasta, come si stesse giocando chissà che finale. Un po come spesso accade i bianconeri subiscono l'iniziativa avversaria, quasi a volerli stancare. Arriva il gran gol del Ninja Naingollan e poi altre occasioni che avrebbero potuto portare la squadra di casa al raddoppio. Prima un gran tiro di Icardi, deviato dal portiere juventino, e poi un colpo di testa di De Vrj ben bloccato sempre dal portiere. Termina il primo tempo con l'inter meritatamente in vantaggio, ma nel secondo tempo i nerazzurri si sginfiano e la Juventus decide di iniziare a giocare un po. Entra Spinazzola per uno spento ed infortunato Sandro la Juve alza un po il ritmo, ma neanche tanto, quel che basta per bloccare l'inter che avendo dato tutto nel primo tempo, non può tenere ancora i ritmi. Così la Juve prima va vicino al pareggio con un tiro del fischiatissimo Ronaldo (a proposito, non era un vostro idolo che tante gioie vi aveva dato in passato?) parato col sedere da Skrinyar, e poi lo raggiunge sempre grazie a Ronaldo che scambia bene con Pjanic e insacca di sinistro con Handanovic immobile. Parità tutto sommato giusta con un tempo per parte. La Juve dimostra ancora una volta che a parte Can e Ronaldo, tutto il resto non ha la mentalità da grande squadra, e l'inter dimostra che solo contro la Juve riesce a trovare quei stimoli per giocare, anche se per un tempo, ad alti livelli, e quindi una mentalità ancora da provinciale.