Il derby d'Italia si giocherà a porte chiuse. Una partita storica, che ha sempre un perchè, e quest'anno è uno scontro direttissimo per la lotta scudetto.
C'è un trio che vuole essere il locomotore di questo campionato. Juve, Lazio, Inter. Magari sarà proprio questo l'ordine di arrivo finale.  Forse ci saranno dei capovolgimenti. Tanti forse a cui solo il tempo riuscirà a rispondere. Nell'emergenza nazionale, diventata regionale, mentre il mondo si prepara alla pandemia, e l'Italia, al ritorno di una normalità che non c'è, si giocherà, come è giusto che sia, a porte chiuse, la partita più attesa di questi ultimi tempi.

Gli appelli sono caduti tutti nel vuoto. La salute, è la salute. Almeno per una volta.
C'è chi dice che sarà favorita l'Inter di Conte.
Certo, è innegabile che i padroni di casa non avranno la spinta del proprio tifo, ma è come giocare in un campo neutro. Nessuno parte favorito. L'atmosfera sarà un pò spettrale, farà strano, anzi, stranissimo vedere il derby d'Italia silenziato. Ma poi non è così male. Potrai ascoltare il tocco del pallone. Quel suono che diventa fantastico nel silenzio dello stadio. Potrai sentire le urla degli allenatori, cosa si diranno i giocatori in campo. E' come essere lì, tra i giocatori, sul prato di Torino.

Di partite a porte chiuse ve ne sono state tante nel corso della storia. La quasi totalità si sono verificate per sanzioni, non per ragioni di sicurezza pubblica. 

Questo derby d'Italia fotografa l'Italia di oggi. Si chiude per la paura, per la sicurezza, si mette in quarantena, ma si riuscirà a trovare ugualmente qualcosa di bello. Nello spirito di noi italiani.
E questo qualcosa di bello lo si cercherà in quelle emozioni che il calcio, con o senza tifo, riesce a darti. Perchè il calcio è sempre il calcio, in qualsiasi condizione lo si vive.
Anche in quarantena...