Vi pongo un quesito cari lettori e lettrici: quanti di voi riponevano ancora le proprie speranze in questo giocatore nonostante la stagione appena conclusa sia stata un'autentica delusione? In quanti eravate subito lì già piazzati con l'indice della mano rivolta nei suoi confronti e quanti di voi invece si sono schierati in sua difesa, dando ancora la vostra spinta nei suoi confronti? Partiamo da qua.

Denzel Dumfries 27 enne di Rotterdam è stato prelevato dalla società nerazzurra due stagioni fa per soccombere al profondo vuoto lasciato da Achraaf Hakimi, che ha abbandonato la terra lombarda per accasarsi sotto l'illustre fascino della Torre Eiffel; il suo arrivo naturalmente è stato subito appesantito da una serie di responsabilità dal calibro molto elevato probabilmente non concedendo nemmeno il tempo materiale al giocatore per ambientarsi: oramai nel panorama calcistico italiano funziona così: devi saper fare tutto e subito, eventuali errori ti spingono subito relegato in panchina( vedi Lozano del Napoli). Così non fù ma non certamente per un'indole cattiva e punitiva dell'allenatore ma molto semplicemente perchè le alternative in quel ruolo erano ridotte ad una gocciolina d'acqua.

Ebbene sì, le stagioni di Dumfries si sono rivelate tutt'altro che un successo, tant'è che anche per lui la sorte è stata la medesima: da titolare fisso a panchinaro, riducendo drasticamente il minutaggio effettivo. Ovviamente di fronte a certe situazioni la pressione gioca brutti scherzi ed il giocatore a volte finisce per non riprendersi più e per riprendersi non voglio dire che cade in depressione sotto effetto di ansiolitici ma il suo rendimento sul campo si allontana sempre più dal top della forma. 

Quest'estate i cambiamenti sono stati vari in casa Inter e si pensava che l'olandese fosse destinato a proseguire la sua avventura all'Inter come un semplice pedone e non come un elemento della scacchiera di maggior importanza.... la preparazione estiva ci ha mostrato ben altro; fin da subito si è visto un calciatore maggiormente motivato nel volersi riprendere un ruolo da protagonista che si stava vedendo sfuggire irrimediabilmente dalle mani ed il suo motore che sembrava vecchio e arrugginito cominciava lentamente ad ingranare, aumentando giri e velocità.
Si pensava che fosse un fuoco di paglia, dato che nelle amichevoli le squadre sono ancora in fase di rodaggio e magari le buone prestazioni che si vedono in quei frangenti possono essere spesso confuse per pure causalità.

Ma Denzel non aveva la minima intenzione di far passare quel suo momento positivo per una fortuita casualità e ha deciso anche nelle prime giornate di campionato di continuare a spingere sull'acceleratore sfruttando la scia positiva e tralasciandosi alle spalle tutta quell'onda di negatività che lo aveva avvolto negli ultimi anni; e se con la squadra di club i miglioramenti sono stati evidenti, anche la propria nazionale ovvero quella olandese ha deciso di affidarsi nuovamente a lui e la scelta è stata ripagata.

Ciò che più si evince da questa situazione è che il nostro è un campionato difficile forse uno dei più ostici in circolazione e ambientarsi in questa realtà non è semplice per nessuno; i flop fanno parte della quotidianità, sono pur sempre esseri umani che seppur abilmente addestrati per questo lavoro posso essere indotti all'errore, sbagliare è umano e va accettato, nessuno è perfetto. Additare al primo inciampo non è segno di forza ma talvolta è frutto di una grande invidia nascosta in ciascuno di noi.

Ma riprendendo un attimo il topic di questo articolo, posso concludere che il treno Denzel ha ricominciato a macinare, quasi mi verrebbe da dire a correre forte ma preferisco non sbilanciarmi eccessivamente, non serve, sappiamo e conosciamo le doti tecniche e le qualità del giocatore e perciò è un bene che Dumfries abbia ritrovato il binario giusto.