Roma è una città strana, piena di contraddizioni. Una contraddizione che inizia a partire dai colori sociali: si chiamano giallorossi, ma poi la maglietta è rossogialla.
Vivo a Roma da quasi 25 anni e seguo da allora le alterne vicende che hanno riguardato questa città. A cominciare da quei due trofei che la Roma ha vinto con l'ultimo scudetto. Due trofei, sì. Perché il primo è stato scucire lo scudetto dal petto della Lazio, il secondo è stato vincere il campionato.
Aspetto, quest'ultimo, che riguarda la città in generale, non solo la Roma. Altrimenti non si spiegherebbe la soddisfazione dei due trofei conquistati contemporaneamente dalla Lazio quando ha vinto la Coppa Italia, e la "coppa'n faccia" nello stesso momento.

E così accade che un popolo di tifosi, quelli romanisti, che non fa solo il tifo per la Roma ma vive di Roma, esponga con orgoglio gli ultimi due trofei che praticamente ogni squadra vorrebbe mostrare: le Bandiere, quelle con la B maiuscola.

Gli addii di Totti, due anni fa, e di De Rossi, ieri, sono dei veri e propri trofei: hanno mosso in chi vive di Roma emozioni travolgenti, inspiegabili a chi non le vive e poco spiegabili anche per chi le può solo vedere. Sintetizzati in due giri di campo interminabili, a raccontare due storie d'amore infinito e ricambiato. A raccontarle anche a chi avrebbe doverosamente esserne più che consapevole.
E qui arriva l'ultima enorme contraddizione: gli ultimi due re di Roma, le ultime due Bandiere che tutte le squadre vorrebbero sventolare, lasciate dalla società a costruirsi l'addio per conto loro.

I due viventi a cui la Roma dovrebbe dedicare lo stadio (quando si farà.. perchè i progetti di crescita e di interesse pubblico vanno in contraddizione con la realtà fatta di burocrazie, cavilli, giri e rigiri per varie commissioni), lasciano la maglia rossogialla nella più totale indifferenza della società proprietaria di quella maglia. Ma la società resterà sempre (e solo) "proprietaria" della maglia rossogialla. Perchè quella giallorossa, i tifosi della Roma, non la possono sfilare mai. Quella ce l'hanno tatuata addosso. Come gli ultimi du Re di Roma.

Io sono juventino. Ho visto alcune delle "mie" bandiere lasciare la Juve. Quello che non ho mai visto è delle vere Bandiere, come Totti e De Rossi alla Juve.
E questi trofei non posso esporli.