Premessa n.1: allontanare Sarri dalla panchina della Juventus era un atto dovuto.

Premessa n.2: Pirlo è stato una dei 4/5 fuoriclasse con spiccata visione di gioco ed una sopraffina intelligenza calcistica degli ultimi 20 anni e questo potrebbe rendere un po’ più fattibile il progetto di fargli fare subito il salto.

Premessa n.3: per uno che capisca di calcio dev’essere immensamente più semplice sedersi sulla panchina della Juventus in serie A che su quella dell’under 23 in serie C perché se capisci di calcio (e lo segui) i giocatori della serie a un minimo dovresti conoscerli già mentre farlo con quelli di serie c richiede uno studio ben più serrato, con minori mezzi a dispozione. 

Tanto premesso, l’approdo sulla panchina di Pirlo segnala come (forse per la prima volta?) la dirigenza ed in misura ancora più pregnante la proprietà abbiano assunto una decisione irrazionale e di pancia, in antitesi con la tipica programmazione sabauda che così tante soddisfazioni (almeno nazionali) ha saputo regalare.

Per intenderci, far fare a Pirlo un paio di anni con la squadra b per poi valutarne la possibile promozione nella prima squadra avrebbe corrisposto a pieno a questo tipo di programmazione. Ed almeno stando a sentire Agnelli alla presentazione di Pirlo così dove a essere

Le ragioni di questa deriva si nascondono nell’insensata scelta di prendere Sarri al posto dell’ottimo Allegri ancora più insensatamente messo alla porta, più per accontentare gli istinti più uterini dei tifosi (cui sembra si siano accodati anche Paratici e Nedved) drammaticamente abituati alla banalità della vittoria da non ritenerla più sufficiente.

Questa situazione di perenne insoddisfazione dell’uomo che prima o poi si riflette su qualsiasi aspetto del quotidiano (da cui nascite ed inspiegabili exploit di gruppi politici votati per il semplice gusto di cambiare, pur in assenza dei minimi requisiti per poter perfino partecipare a concorsi per la municipale) dovrebbe essere frenata o comunque ignorata da chi dovrebbe avere le competenze professionali in grado di operare le scelte più razionali ed efficienti. Scelte che proprio perché razionali ed efficienti sono, per lo più, nel senso contrario alle spinte di pancia del non professionista, del popolino.

Se la cacciata di Allegri lasciava nascere dei sospetti di una scelta di tipo “populista”, la scelta di prendere Sarri al suo posto l’aveva definitivamente confermato. Un allenatore in maggiore antitesi con la Juventus non poteva immaginarsi ed eppure quel signore rivoluzionario che aveva creato un’aria di lotta al potere contro il sistema ha passato un intero anno a rosicchiare fondi di sigaretta proprio sulla panchina di chi quel sistema rappresenta nel modo più fiero possibile.

Ed è stato un disastro. Alcuni dicono che Sarri ha comunque fatto vincere uno scudetto alla Juventus. No, è stato il contrario. È stata la Juventus a far vincere uno scudetto a Sarri come, penso, sarebbe stato con uno qualsiasi degli allenatori delle prime 10/15 di A per l’eccezionalità di molti degli interpreti. Sarri ha fallito il solo obiettivo per cui era stato preso, cioè di dare un gioco più arioso ad una squadra comunque condannata a vincere. E non ci è riuscito. I suoi più ferventi difensori hanno provato a dire che non avrebbe mai potuto mettere in atto il proprio gioco con in squadra un giocatore come Ronaldo. La difesa nascondeva in verità un’iconsapevole boccatiura. Come può definirsi un grande allenatore uno che non sappia cosa farsene di uno dei migliori 2 giocatori del mondo?

Ora, la scelta di Pirlo rischia di dare il colpo finale ad un incredibile ciclo che con una più accurata gestione non avrebbe avuto motivo di cessare. Se il ciclo si interromperà lo farà per precisa scelta della gestione e della proprietà che si è mostra così presuntuosa da voler dimostrare che se si vince ininterrottamente con Conte, Allegri e Sarri vuol dire che il merito dell’allenatore nella vittoria è minimo tanto da poterlo fare anche con un esordiente come Pirlo.

È vero, in un paese in cui si può diventare ministro del lavoro senza aver mai avuto un lavoro non è poi così scandaloso che uno posso diventare allenatore della Juventus pur in avendo mai avuto esperienze in panchina ma è bene che si definiscano bene le aspettative.

Cosa si richiede a Pirlo il primo anno? Se a maggio 2021 non sarà scudetto avrà fallito?

E se sarà scudetto ma non Champions? Certamente non si potrà parlare di fallimento per Pirlo ma visto che negli ultimi due anni è stato palesemente dimostrato che l’obiettivo non è solo lo scudetto, potremo dire che sarà stata la Juve a fallire?

Ai posteri le ardue sentenze.