Era il 14/04/2012 e Piermario Morosini moriva a Pescara dove con il suo Livorno stava giocando la partita.
Un attacco di cuore lo colpiva, ma nessun defibrillatore era in possesso dell'ambulanza e non era presente allo stadio.
Il presidente di serie C buonanima di Mario Macalli il giorno dopo disse che dava tempo 15 giorni alle societa' di serie C per mettersi in regola, ovvero avere un defibrillatore a bordo campo. Altrimenti non avrebbe dato il consenso allo svolgere delle partite.

Dopo 10 anni mi domando se dalla serie A fino alla terza categoria le societa' siano a posto.
I miei dubbi sono legittimi e purtroppo dovesse succedere un'altra disgrazia, tutti a piangere.
Ma non e' meglio prevenire che curare? Non voglio essere troppo pessimista anzi vorrei essere sbugiardato su quello che penso. Ma.............In tanti anni non ho mai visto né sentito trasmissioni o articoli di giornale che parlino di questo.

Parliamo di procuratori (un male che va curato) plusvalenze, provvigioni, giocatori provenienti da altri campionati, dove almeno il 70 per cento sono scarsi, ma ci guardiamo bene del parlare di defibrillatori.
Chiedo al presidente Gravina di interessarsi in prima persona di questo enorme problema. Non sottovalutiamolo.