Settanta e piú minuti in campo, un gol, un cartellino giallo per un intervento tosto dei suoi, tanta sostanza, un intero stadio ad osannare il "Tano". Questo è il riassunto
dell´esordio di De Rossi con la maglia del Boca. E poco importa se il match sia terminato ai rigori e se il Boca sia stato eliminato, anzi, il fatto che il pareggio dell´Almagro arrivi proprio nel quarto d´ora di gioco rimanente dopo la sua uscita dal campo, suggerisce quanto fosse stata importante la diga che DDR fino a quel momento aveva innalzato a protezione della difesa.

Poco importa anche che la marcatura ricevuta in occasione del corner sia stata quantomeno discutibile, non é il singolo avvenimento a fare la differenza in questo esordio, é la summa di tutto il climax del suo esordio, almeno finché é stato in campo.

Lo stadio gli ha dedicato cori sin dall´inizio del match, lui si è piazzato lí in mezzo al campo ed ha preso in mano le redini del centrocampo. Gli sono bastati 28 minuti per bagnare l´esordio con il gol: un corner di Allister lo trova semi-libero in area, lui elude facilmente il blocco di un difensore ed accenna a malapena a saltare. La palla impatta sulla sua testa e s´infila quasi in mezzo alla porta sotto la traversa.
E i fan del Boca esplodono, i commentatori urlano il loro lunghissimo "goool", i compagni lo abbracciano. E lí, il De Rossi mai visto, che forse ti aspetti, forse no, a tratti distaccato. Alza le braccia con aria seria, senza strappi. Viene immediatamente sommerso dall´abbraccio dei singoli compagni, sorride.
Poi, mentre torna verso il centro del campo, si gira verso i tifosi e li saluta. Ma il suo sguardo è tornato serio e concentrato. Niente vena sul collo, niente urla forsennate, niente di quello che tante volte abbiamo visto accadere quando DDR segnava per la Roma o, a volte, anche per la Nazionale.
Il gioco riprende, una manciata di minuti e De Rossi viene ammonito per un intervento in ritardo in scivolata. Il resto della ripresa viaggia senza sussulti. Fino al cambio, dove l´intero stadio applaude e inneggia di nuovo al "Tano".
Probabilmente De Rossi avrebbe barattato il suo gol per il passaggio del turno. Ma il suo esordio, al netto di questo, non avrebbe potuto raccontarci meglio, e una volta di piú, la grandezza del giocatore De Rossi e quanto per lui al cuor non si comandi, nonostante in Argentina lo trattino come un re.