Quando dici che sei innamorato di una ragazza, ma speri sempre che lei ti chiami per avere la conferma che anche lei provi le tue stesse emozioni.
Ecco, questa forse non sarà una vera storia d'amore a distanza, ma diciamo un primo approccio, tra il difensore che potrebbe ambire allo scettro più importante tra qualche anno, divenendo il difensore più forte del mondo, mentre dall'altra parte c'è l'allenatore più tecnico in Italia, con la maniacale ricerca della perfezione del suo gioco.

Ieri in mattina (6-7-2019) il cellulare di Maurizio Sarri comincia a squillare, il tecnico si domanda "Ah, questi saranno i gestori telefonici che vogliono fare qualche promozione, che balls!" poi si decide a rispondere "Pronto chi è ?", dall'altra parte "Buongiorno signor Sarri, sono Matthijs, Matthijs De Ligt", Sarri in un primo momento crede ad uno scherzo "Dai ragazzi, non c'avete proprio nulla da fare...Chi è dai!", e la voce dall'altra parte del telefono continua a ripetere "Sono Matthijs De Ligt, mi sente" poi ad una presenza poco vicino gli dice "Mi sa che questo collegamento non si sente bene, provo ad attaccare e richiamare".
Così De Ligt chiude la chiamata. Sarri si gira verso la moglie che gli domanda "Ma chi è ?" e il buon Maurizio "Ma uno che mi sta facendo uno scherzo e mi dice di essere De Ligt,quel difensore che stiamo trattando con l'Ajax". Poi il cellulare ri-squilla di nuovo..."Pronto, allora la facciamo finita o no ?"...."Adesso mi sono rotto le palle, ok?", un Sarri arrabbiatissimo si sente rispondere "Mister sono Matthjis De Ligt, forse non arriva bene la voce ?", alla porta arriva un dirigente della Juventus che avvicinandosi a Sarri gli dice che a breve dovrebbe chiamarlo De Ligt, e Sarri un po' imbarazzato fa capire che al cellulare c'è proprio uno che si spaccia per lui. Alla fine il dirigente conferma che è proprio il vero olandese. Quindi ritorna alla normalità "Ah, mi scusi non sentivo bene, queste linee telefoniche hanno sempre dei problemi e la sentivo a tratti. Mi dica caro Matthjis". L'Olandese quindi inizia..."Come ben saprà io ho fatto la scelta di accettare la Juventus, in primis per giocare con Cristiano Ronaldo, secondo poi perchè sono rimasto impressionato dal suo modo di far giocare le squadre, spettacolare l'Europa League vinta con il Chelsea, complimenti mister", Sarri "Ti ringrazio" mentre si comincia a mangiare le unghie per l'emozione di tale riconoscenza...."Quindi mister io volevo parlare un po' con lei, conoscerla in primis per telefono, nella speranza che la trattativa si chiuda il prima possibile, per poi riuscire ad avere un contatto personale. Cosa mi può raccontare, quali sono le sue aspettative?". Sarri tra un "Ehm, Ahm..." prova a spiegare quel po' che può essere capito tramite un cellulare "Caro Matthijs, io sono un tecnico che come bene saprai ama il gioco così detto all'inglese, quindi veloce, ma avendo dietro una difesa forte, per questo lei è stato il nome richiesto più e più volte - mentendo perchè avrebbe voluto Koulibaly del Napoli - che affiancato a Giorgio Chiellini o Leonardo Bonucci sarà una colonna importante di questa Juventus, arrivare alla Juventus è arrivare in un clebbe - si non club, ma clebbe - che può darmi ampio margine nelle scelte della formazione, oltre a portare dei giocatori importanti ogni anno, come ben saprà quest'anno abbiamo preso tre campioni importanti, lei in primis, Ramsey e Rabiot, quindi alla nostra rosa già importantissima potrebbe essere aggiunto qualche altro tassello importante. Io punto a vincere giocando bene".
De Ligt chiede com'è e cos'è lo 'stile Juventus', che molte volte ha sentito nominare, Sarri spiega in poche parole "Guardi, cosa sia lo 'stile Juventus'... Come avrà letto e riletto è una società modello, una società che non transige su giocatori che potrebbero essere un pericolo, con carattere e cose al di fuori del campo. Diciamo che è come la mamma e il papà messi insieme che vogliono il meglio per loro figlio e che ogni qualvolta esso sbagli come persona gli viene fatto notare, ma se il figlio continua a fare come vuole, allora gli chiudono la porta in faccia. La Juventus come avrà notato nella sua storia ha avuto tantissimi campioni, del suo paese Edgard Davids che potrebbe davvero spiegargli cosa significa stare in una club del genere, lui ne è stato una colonna importante". Poi De Ligt chiede informazioni sull'ambiente..."Torino è una bella città, è tra le tre città più importanti d'Italia, oltre ad avere una storia molto importante negli anni a ritroso. La gente non è così appiccicosa, anzi porta rispetto per il campione, senza stargli attaccato addosso a prima vista. Questo succede in città come Roma e Napoli, dove il calciatore non vive, e si fa il segno della croce ogni volta che esce in strada, nella speranza di passare una giornata tranquilla. Torino è forse un po' fredda personalmente parlando, almeno questo è quello che hanno detto anche a me che sono nuovo di queste parti. Si lavora bene, hanno di tutto e di più per allenamenti, le strutture migliori, detto in poche parole: un paradiso in tutto e per tutto". Il ragazzo incalzato dalla fidanzata allora saluta Sarri "Mister ora la saluto, ma sono certo che tra qualche giorno c'incontreremo di persona, ah voglio dirgli fin da subito che appena arriverò a Torino passerò in primis a trovarla, perchè mi piace ascoltare le persone colte come lei, un lettore di personaggi importanti e che può farmi crescere umanamente. La saluto mister a presto", Sarri a sua volta "Ti ringrazio del colto, mi farebbe molto piacere e se devo dirla tutta non vedo l'ora perchè questo significherebbe che la nostra Juve avrà una colonna per i prossimi 10 anni. Ciao ragazzo a presto".


Ecco questo potrebbe essere stato il colloquio tra i due, come ben notato il giocatore non ha chiesto - come chi presente ha detto - il suo ruolo nella squadra, quindi una titolarità, visto che non c'e' n'è bisogno di saperlo, De Ligt sarà un titolare fisso, mentre Chiellini e Bonucci - a meno di una difesa a tre - faranno la staffetta. Sarri non vede l'ora di abbracciare questo piccolo grande campione, per cominciare a mettere le sue prime formazioni sul taccuino tra una sigaretta e l'altra e un..."No, questo lo tolgo, questo lo sposto, questo no... questo lo cedo... questo lo cedo... questo lo metto in panchina e all'occorrenza... questo è da prendere... questo no".
Quindi tra le mille prove di formazione Sarri in quella difesa ha una sola certezza che non sembra mai essere messa in discussione: Matthijs De Ligt.