In un progetto calcistico a lungo termine che si rispetti, acquisire giocatori di prospettiva o che comunque abbiano dato dimostrazione del loro valore sicuramente è parte integrante della crescita di un club, ma a quale prezzo? I club cosidetti di "fascia alta" come Juventus, Inter, Milan, Napoli davvero hanno bisogno di giocatori che ad oggi. senza aver dimostrato ancora niente, vengono valutati 70/80 milioni di euro a soli 19/20 anni, pretendono stipendi in doppia cifra? A loro sfavore gioca anche l'inesperienza e la poca adattabilità alla Serie A, che negli ultimi anni si è dimostrato ancora il piu difficile dei tornei per i nuovi arrivati.
 
Quindi analizziamo la notizia del giorno: investimento della Juventus  di 75 milioni per de Ligt, classe '99, da pagare all'Ajax, più 10 milioni da pagare a Mino Raiola, 12 milioni netti al ragazzo per 5 anni. Analizziamo anche i numeri di de Ligt: 77 partite giocate nell'Eredivise, un campionato con tutto il rispetto che sicuramente non è stato formante per il ragazzo, e qualche partita in Champions League. Quindi la domanda che ci poniamo è questa: si sta creando un'onda di mercato dove i migliori club "ingabbiano" alla propria corte i migliori giocatori con esperienza e certezza di rendimento, e gli altri devono rischiare su investimenti molto onerosi con percentuale di rischio molto alta? Sembra proprio così.

In Italia sento spesso parlare di distanze accorciate della Juventus, a livello di organico, sui top club europei: a mio parere non è così. Le distanze le colmi quando compri CR7 che è una garanzia, se acquisti Koulibaly da una concorrente diretta in Italia, e ti assicuri il miglior difensore del mondo. Finché ci saranno questi "mostri" di fatturato tra Premier League e Liga, in Italia saremo costretti a rincorrere rischiando sempre di più, e si sa, se si punta sul rosso o il nero sempre... e costantemente... prima o poi perdi.