Ieri parlando con mia moglie dicevo "Tu guarda si che roba, da quando s'è spento lo sport la gente se vole più bene. Allora me domando, ma se lo sport non se fosse fermato davvero, la gente se sarebbe interessata così tanto al Covid-19?".

Così la sera mentre mi stavo per coricare, pensavo m'imbatto in una partita della Juve anni 80 di Coppa Campioni contro lo Standard Liegie al Comunale, alla fine la Juventus s'impone per 2-0 doppietta di Paolo Rossi.
Così penso che ci vorrebbe una Juve così cinica, così sotto porta, certo i belgi non erano tutto questo squadrone,ma per arrivare ad un ottavo di finale,molto più forti di ora erano di sicuro. Così dopo la buonanotte al mio campione e la mia stella, me metto sotto le pezze e neanche il tempo di pensare a qualcosa per addormentarmi che mi ritrovo fuori allo Juventus Stadium, in compagnia di due persone mai viste prima, ma che erano due miei amici.
Allora mentre ci dirigiamo verso lo stadio chiedo "Oggi contro chi giochiamo?", che mi rispondono in coro "Ma che te stai a rincoglionì! Giocamo contro il Torino". Il derby, allora snocciolo quel derby dove Cuadrado all'ultimo respiro porta la Juventus alla vittoria per 1-2 in quel Delle Alpi pieno zeppo.
Entro nello Stadium vuoto, dov'è il pubblico? Non vedo nessuno, i miei due amici non c'erano più, ero solo, solo in un silenzio tombale. Così penso 'Mo me ne vado, tanto qui che ce sto a fà''. Mentre sto per alzarmi ecco che dal tunnel sento "Ammiraglio dove vai?" mi volto ed è Paulo Dybala che esce sorridendo. "E dove vado?" così senza rivelare che stavo per andare via tiro fuori dalla tasca un biglietto e gli rispondo "Stavo cercando il posto mio". Allora dopo un ok con il pollice, le squadre scendono in campo al nome del megafono tenuto da un signore appena fuori dal tunnel, intento a leggere i nomi.
Così dopo aver fatto entrare il Torino in campo ecco la Juventus 'Allora la Juventus scende in campo con in porta:
Wojciech Szczęsny in difesa, terzino destro Liliam Thuram, centrali Gaetano Scirea e Giorgio Chiellini, terzino sinistro Antonio Cabrini, a centrocampo a destra Gianluca Zambrotta, al centro Marco Tardelli e Paul Pogba, a sinistra Pavel Nedved, in attacco Del Piero e Cristiano Ronaldo.
La formazione detta lì per lì la sentivo strana, Gaetano Scirea pensandoci non c'era più, ma era in campo con la sua immancabile numero 6, così mentre si dirige verso l'area bianconera mi saluta e mi sorride, gli rispondo "Sei un grande Gaetano, unico capitano!", infatti la fascia era proprio sul suo braccio sinistro.
Antonio Cabrini, il bell'Antonio che se fosse stato uno scaltro avrebbe battuto anche le donne che sono andate con Rocco Siffredi, addirittura me dice "Ammiraglio, dove hai lasciato la tua bella amata" gli rispondo "Bell'Antò,mo pure mi moglie voi stregà!" e poi una risata. A centrocampo Marco Tardelli al quale gli dico e Paul Pogba che centrocampo così strano ma così forte, e sulle fasce...cavolo...gli esterni che ho sempre sognato di avere nella mia Juve tipo, davanti la storia della Juventus, Alex Del Piero e la storia del calcio come Cristiano Ronaldo in coppia.
Nel frattempo vedo il Torino avversario che penso da una squadra così sarà asfaltata.Ma mentre la palla viene posizionata al centro del campo, tutti si fermano e si voltano verso di me,l 'arbitro si avvicina e mi estrae il cartellino rosso, al quale gli chiedo "Ma cosa ho fatto di male?", l'arbitro mi risponde "Sei uscito di casa e non dovevi uscire, questo vale per un anno".
Così i giocatori della Juventus accerchiano l'arbitro reclamando la mia espulsione, ecco che dai gradini sale il capitano Scirea che si siede a due sedili da me e mi dice: "Tranquillo, lo so che tu lo sai, che io non dovrei essere qui ma nell'alto dei cieli, ma qui non siamo nella vita reale, siamo nel tuo sogno, e tu nel tuo sogno mi hai voluto, per questo sono qui"; così gli chiedo "Capitano, com'è la vita dall'altra parte?" lui mi risponde "Tranquilla, siamo tutti infila dietro ad un cancello nella speranza che qualcuno venga ad aprirci per entrare definitivamente nell'amore di Dio". Al quale si toglie la fascia e me la mette sul mio braccio sinistro e mi dice "Non sarai mai il capitano della Juventus, anche se lo hai sognato, tu però sei più importante, sei il capitano della tua famiglia, al quale farai strada nella vita e alla quale darai tutto il tuo amore, hai un gran cuore Ammiraglio".
Cosi poi si alzò e mi disse "Adesso devo andare, ci vedremo un giorno, ma un giorno molto lontano"; prendendo le scale per uscire dallo stadio e scompare dalla scalinata.
Poi voltandomi verso il campo non trovo più nessuno, le luci si spengono e mi ritrovo nel buio più profondo, dove sento una voce che mi chiama, ma non vedo nessuno, la voce di mia moglie che mi chiama.


Mi sento accarezzare il viso, ma non riesco a vedere nessuno, poi un bacio alla guancia, ed ecco che mi sento leggero, mi sta venendo sonno, credo che resterò seduto su questo seggiolino, tanto prima o poi il giorno tornerà e potrò uscire dallo stadio.
Così chiudo gli occhi e poco dopo li riapro e vedo la luce e penso, finalmente s'è fatto giorno, ma dove mi trovo, ah sono in casa, finalmente sono tornato, aveva ragione il capitano era tutto un sogno, ma che bel sogno e che consiglio che mi aveva dato, così lo ringrazio con un segno e un bacio verso il cielo della mia stanza e torno ad addormentarmi "Ciao Capitano e buon viaggio".




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