Questi tre mesi sono volati via, forse più lenti, forse più noiosi, ma intensi.
Ieri mio figlio Picchio mi ha detto... Adesso cosa succederà Papà?
Quando incrocio gli occhio di mio figlio vedo la mia faccia da bambino, già siamo due gocce d'acqua, quindi è come se parlassi a me da piccolo. Quando ieri mi ha fatto questa domanda ho risposto...Adesso si torna a vivere, non ti sembra bello?
Devo dire che la sua fanciullezza ieri era stata riposta in un angolo remoto della sua anima, infatti mi ha spiazzato quando mi ha risposto...Ma io voglio stare sempre con te, mentre tra qualche giorno tornerai a viaggiare e ci vedremo poco. 
Questo mi ha dato una stoccata, già purtroppo lo capisco perchè quando ero ragazzino anche io cercavo sempre mio padre, ma se lui dopo una giornata di lavoro tornava a casa nel tardo pomeriggio e quindi lo vedevo ogni sera, lui mi vede poco, molto poco, visto che gli interminabili viaggi di lavoro, molte volte s'incrociano con le toccate e fuga, che non si possono chiamare: Stare insieme. Mio figlio ha il mio stesso carattere, è un bambino affettuoso, che vuole bene al prossimo, e che non è viziato, anzi una volta mi ha detto parlando di un suo compagno di classe...Papà, Paolo il mio compagno di banco ha le scarpe bucate, gli posso regalere le mie scarpe che non metto più? Ecco questo fa capire quanto la sua generosità si intrecci con la mia, non voglio dire che sia un pregio o un difetto, ma sentire un bambino che ragiona in questo modo può far solo che piacere, anche se poi nell'oro non naviga nessuno, ma se ci si può aiutare, benvenga. Così dopo essersi seduto al mio fianco e avvolto con il mio braccio, mi ha detto...Che pizza! Io non voglio che tu parti...Perchè non gli dici che vuoi restare ancora a casa? Al quale per svangare devo dire la verità...Se io resto a casa, il mio capo non mi paga, e se il mio capo non mi paga, noi non mangiamo, non andiamo alle giostre, non compriamo i videogame non... Ecco che mi risponde...Papà ho capito devi andare, ok, ma sappi che mi mancherai sempre...

Io e mio figlio essendo simili ci divertiamo a stare insieme, quindi il distacco fa molto male, anche se lo videochiamo spesso, se voglio sentire sempre la sua voce e il suo stato d'umore quando non sono a casa. Come si dice a Napoli, I figli... so' pezzi 'e core, quindi ogni distanza si sente la mancanza. La mia compagna è una grande mamma, quindi so che quando non ci sono loro stanno sempre bene, ma essendo una persona che ama stare in famiglia, potete capire cosa significa trovarsi dall'altra parte del Mondo avendo un pensiero fisso: tornare a casa il prima possibile. La nostra famiglia ha una chimica stupenda, forse poche famiglie è stretta come la nostra. Già perchè ci sono famiglie in rotta, famiglie che non s'incontrano mai, famiglie che davanti si vogliono bene e dietro hanno mille problemi d'affetto. La mia famiglia è esemplare sotto tutti i punti di vista. Molte volte sono io stesso che... Andiamo da McDonald?... Anche se in questi posti mangiarecci ma non sani mio figlio ce lo porto di rado, anche perchè preferiamo una sana biciclettata in prati o boschi fuori città, quando il fine settimana è libero. Un giorno abbiamo pedalato per 10 km per la città, certo in posti dove le auto non passavano, un altro ci siamo fatti una bella escursione in montagna, andando a Viterbo. Quindi una unione molto forte.
Io penso spesso al futuro, e spesso penso che un giorno lui prenderà la sua strada, sceglierà la sua vita, giusta o sbagliata che sia, sarà libero di fare le sue scelte in amore e lavoro, oltre troverà sempre un muro, quello del papà che gli spiega che certe e determinate persone vanno evitate, e si capisce di che gente si parla, quella che non vuole lavorare e cerca i soldi facili, ecco in quel caso non troverebbe un padre amorevole, ma molto serio che lo riporta sulla buona strada.
Come ho detto avere dei figli è bello, ma quando sono piccoli ti seguono, quindi vanno vissuti fin quando un giorno diranno...Papà io esco con gli amici...oppure...Papà ho conosciuto una ragazza...quindi non vengo con te ma esco...Quel giorno forse arriverà presto oppure più avanti, ma non voglio fare i conti di quando deciderà di prendere altre scelte, quindi lo vivo adesso.
Mia moglie ci chiama Yoghi e Bubu, Gianni e Pinotto, Culo e Camicia, perchè non possiamo stare separati. Mio figlio è tipo l'Attak, ed io lo sono per lui. Molti snobbano i figli preferendo stare con amici o conoscenti, io invece preferisco stare con lui e passare il mio tempo a casa o in giro con lui. Io sono un uomo di casa, mi piace stare o fare cose con la mia famiglia, uscire, andare tutti insieme a fare pic nik, pizzeria, ristorante, mare, montagna e chi più ne ha più ne metta. 

Questo ritorno alla normalità non è ancora del tutto definito, ma il lavoro chiama e io devo rispondere, anche se sono del presupposto che il Covid-19 non è ancora estirpato e che un piccolo errore della gente, potrebbe riportare tutto alla Fase 1 e di nuovo tutti chiusi in casa, spero di no, anche perchè abbiamo sofferto tanto in questi periodi, ma non per noi, ma soprattutto per le perdite della nostra cara terra e soprattutto dei tantissimi nonni che sarebbero serviti ancora per i tanti consigli.
Quindi cosa dire... Spero che una cosa simile non torni più, ma lasciatemelo dire questi tre mesi a me non hanno pesato, anzi mi hanno dato la conferma che non posso vivere senza la mia famiglia.
Buon ritorno alla normalità cari amici italiani e che Dio metta la parola fine a questo momento 'normalità fase 2' e ci porti ad una NORMALITA' definitiva.