Sono un ragazzo quasi quarantenne, che vive a Roma e che si perde nelle sue beltà.
Ma se per molti quarantenni o quasi la vita sembra voler essere tirata a morte per sentirsi eternamente giovani, io vivo i miei anni per come andrebbero vissuti. Complice l'avere una famiglia? No, perchè ero così anche prima di farmela.
Come tutti sono stato un bambino, adolescente, ragazzo, quindi ho vissuto i miei periodi per quelli che dovevano essere.
Non sono mai stato un ragazzo fuori dalle righe, essendo amante della musica, delle donne, contrario ad ogni tipo di droga, visto che quella più grande fu la sigaretta, abbandonata una decina di anni fa, ma cosa fu più giusta sotto il profilo fisico, visto che mi ha riportato a un respiro che mancava, che fino a quel dì era attufato dal catrame della sigaretta stessa.

Ma se di vizi non ne ho, il mio piacere con la vita mi porta ad avere due tipi di personalità, quella attuale, quindi marito e padre, sia quella del ragazzo nato negli anni '80, ma che sarebbe voluto nascere negli anni '50.
Già, sono un così detto giovane-vecchio, uno di quelli che ama la musica di un tempo, quella musica genuina e piena di sentimenti, dove le parole,le frasi venivano dal fondo del cuore.
Molto spesso nel corso degli anni amici e parenti mi hanno sempre chiesto il perchè amassi quel genere musicale e non quello del mio tempo,la risposta è rimasta sempre la stessa: mi sento un ragazzo degli anni '60-'70. Certo, ascolto tutta la buona musica anche del mio tempo, ma se fino ai 14 anni ascoltavo soltanto la musica italiana dai Ramazzotti, Masini, Max Pezzali & 883, Nek, oltre ai grandi big Baglioni e Battisti (anche loro anni 60-70).
Una sera, parliamo dei primi anni 2000, facevo zapping sulla tv e mi sono imbattuto in una trasmissione in bianco e nero, dove un gruppo romano I Romans erano pronti a far ascoltare la loro nuova canzone Caro Amore Mio. Così decisi di ascoltare questo brano, già dalle prime note, sembrava interessante, l'ascoltai tutta, mi piaqque, al punto che il sabato stesso decisi di andare alle Discoteche Laziali, negozio super rifornito di tutti i tempi, e comprai un loro album delle migliori canzoni,a scatola chiusa, quindi conoscendo solo quel brano e avendolo ascoltato solo quella volta.
Così entrando a casa, dissi a mia madre che chiunque avesse suonato al citofono, io non ero in casa e che lo avrei richiamato io. Presi il mio bel lettore cd e mi distesi sul letto ed inizia ad ascoltare e riascoltare. Quella musica mi apparteneva, pur non avendola vissuta. Da quel giorno comincia ad ascoltare dei vecchi album che mio padre aveva in cassetta e sbirciai se tra loro c'era qualcosa che potesse interessarmi. Tra quelle cassette scoprii i Collage, anche se la canzone Tu mi rubi l'anima la conoscevo a memoria, mia mamma era una fans sfegatata del gruppo sardo. La fortuna volle che avevo messo da parte quello stereo che leggeva le cassette, quindi altro disco e altro grande successo nella mia classifica delle preferenze.
Da quel momento misi da parte i cantanti che uscivano in quei tempi e mi buttai a capo fitto su tutto quello che era compreso dagli anni 60 e 70. Conobbi tanti gruppi sconosciuti per il mio tempo; Beans,I Nuovi Angeli,Le Orme,I Bisonti,New Trolls,ho scoperto addirittura molti gruppi Beat che non hanno avuto fortuna, ma nelle poche canzoni fatte sono entrati nelle mie preferenze.

Ma non sono gruppi nel mio ideale musicale perchè poi ho conosciuto i 'Tre Maestri', così nominati da me, perchè è il massimo della perfezione sotto il profilo dei testi. Chi sono? Fabrizio De Andrè,Francesco Guccini,Roberto Vecchioni.
La scoperta del Faber è stata una folgorazione, sì è vero, molti lo reputano pesante su i testi, perchè per la maggiore tratta di cose spiacevoli, ma vere, se andiamo nella storia, fatti accaduti. De Andrè molti lo hanno rivalutato dopo che negli anni 2000 la sua Geordie fu rilanciata in discoteca da Gabry Ponte, ma le mie preferite sono due su tutte: La Canzone dell'Amor Perduto,Amore che Vieni,Amore che Vai.Sul Guccio,come lo chiamo io,la sua chicca fu; La Locomotiva, che sfreccia sembrava fosse un mostro strano che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano. Mentre del Prof. come non chiamare in causa la sua Stranamore.
Il mio percorso musicale si chiude con l'ultimo fenomeno, l'ultimo Re a mio avviso, quel Rino Gaetano che troppo presto è volato via, ma che ha lasciato un taglio sula mio cuore, perchè quell'uomo, quel grande uomo, avrebbe dato alla musica tanto, molto, ma mai troppo del suo geniale modo d'interpretare le canzoni, che lui stesso ispirato dall'amico Francesco De Gregori (altro grande), dallo scrivere le interpretò cantando.
La musica degli anni 60-70 fa parte della mia vita e fa parte del mio essere, per questo poi ho seguito tutti i 'Musicarelli' da Little Tony ad Albanoaltra super mangiata di musica e conoscenza di brani che pochi conoscono dei due, ma che sono delle proprie e vere perle.

Molti ascoltano questo tipo di musica mio, ma poi quando escono pensano di essere fuori luogo, forse perchè amici e parenti gli dicono di rinnovarsi, mentre ognuno deve ascoltare ciò che vuole, anche in presenza di chi non è attratto da quel genere musicale, altrimenti che prendano i loro mezzi per muoversi per la città.
Le mie ragazze hanno sempre avuto a che dire con il mio genere musicale, ma alla fine hanno dovuto accettare il mio volere, la mia compagna? Ama il mio stesso genere musicale, quindi una manna scesa dal cielo.
Quindi ci godiamo i nostri 'Anni 60' in piena serenità e tranquillità.