Ed ecco la domenica delle Palme, una domenica che per la prima volta ci lascia a casa, la messa si celebra online e le campane (almeno una delle due chiese nelle vicinanze ha aderito a farle suonare) suonano.
Non c'è nessuno per strada, qualche runner che passa di rado, ma niente più.
Allora mi rintano nei ricordi, già... appena un anno fa era tutto completamente pieno, c'era gente che pian piano si dirigeva verso il luogo di consegna della Palma e poi partiva il cammino verso la Chiesa. Ricordo che scendevamo in strada e ci dirigevamo verso il luogo della Palma, non prima di citofonare ad amici o persone che non sapevano l'orario, spesso qui c'era un orario che partiva dalle 10 alle 11:30, quindi chi aveva possibilità di saperne di più avvertiva le altre persone che divulgavano l'orario.
Ma non voglio parlare dello scorso anno, ma bensì di una decina di anni fa, quando un bel mattino del 2010 mi alzai e chiamai i miei amici, tre per la precisione, eravamo tornati da una sera in discoteca terminata alle 5, quindi potete immaginare come eravamo ridotti dopo una nottata di cocktail, infatti eravamo tutti con un gran cerchio alla testa, più per la stanchezza che per altro. Così dopo alcuni vaffa presi per l'orario, alla fine li convinsi a prepararsi e scendere. Ci incontrammo su una strada in una via di mezzo, sembravamo i Beatles - vestiti tutti di nero - e con occhiali a coprire le occhiaie di una notte non proprio tenera. Così tra uno sbadiglio e l'altro ci dirigemmo a prendere la Palma, mentre uno brontolava "Certo, tu non c'avevi proprio niente da fa!" e un altro "Questo è devoto ahahahaha",io davanti con un sonno terribile "Dai, fatela finita, che oggi è una bella giornata e ci becchiamo anche un po di sole, vi pare poco?", non vi ripeto le parole che sono seguite, ma le capireste tranquillamente.
Così entriamo nel luogo per il ritiro della Palma e parte una piccola celebrazione del parroco. Poi si parte, davanti una macchina con dentro un residente della mia zona, che sempre stato devoto alla nostra Chiesa, tanto da essere soprannominato Prete o Acqua Santa che intona le canzoni prescelte dal parroco.
Ma se già la passeggiata di pellegrinaggio era bella e tranquilla, il suo cantare in modo più triste che vivace, ci faceva vedere quei quattrocento metri, un calvario più che una preghiera. Poi in chiesa parte la messa, il parroco che passa con l'aspensorio e benedice tutte le palme e di conseguenza tutti noi, uno di cui totalmente docciato dal lancio dell'acqua Santa, tanto da beccarsi "Oggi non hai bisogno di lavarti.Una bella doccia gratis e gratificante per lo più". Poi tra uno che diceva "Ma quando finisce? Mica ce la faccio a stare in piedi", un altro "Se mi addormento datemi uno scossone altrimenti ho paura di russare", io stavo con gli occhi chiusi in piedi e molte volte sentivo le parole del parroco come stessi chiuso in una ampolla e poi di colpo "Oh! Ma che te stai addormì?" mi volto e rispondo "No, sono in preghiera" sorridendo. Intanto gli occhiali, per rispetto erano alzati e quindi molte persone ci guardavano e chi qualche anno prima sapeva cosa significare una nottata in discoteca ecco che se la rideva.
La messa si dirigeva verso la fine, ecco che ne perdiamo uno che si era seduto e ogni tanto rantolava, ma con un colpo di tosse il vicino tentava di risvegliarlo, tanto che alla fine mi volto e gli do uno schiaffetto che forse si ode anche dall'altare, tanto che la gente si volta e gli dico "No, tranquilli gli è caduto il cellulare, tutto apposto". Il parroco dall'altare se la ride e continua la messa. Poi tutto finisce e con un "Amen" tutti si dirigono verso l'uscita, noi eravamo seduti e leggermente assonnati, tanto da dire al parroco "Mica le dispiace se ci fermiamo altri due minuti, vero?" lui mi risponde "La casa del Signore è sempre aperta. Certo che avete fatto chiarina?" (chiarina sta per nottata in piedi fino all'alba), con il capo annuisco e poi mi dice "Ok, state tranquilli tanto non c'è messa fino al pomeriggio, anzi tanto che state qui dopo mi date una mano a mettere tutto apposto, ok?". Alla fine dopo dieci minuti di assoluto silenzio ci alzammo e ci dirigemmo dal parroco "Allora vi siete ripresi, ma a che ora siete rincasati?" gli rispondo "Don alle 5, ma diciamo che la nottata l'abbiamo passata ognuno con la propria donna conquistata,poi sai come vanno a finire queste nottate anche se lei ha scelto un altra via, vero?", il parroco mi risponde "Sono stato giovane anche io, e prima di essere chiamato dal Signore mi sono divertito anche io e ho avuto le mie donne, quindi vi capisco cari ragazzi. State attenti però non facciamo che domani ritornino con un pancione e poi sono affari vostri", gli rispondo "Tranquillo Don ci sono le precauzioni, chi ce frega".
Così dopo averci offerto una bella boccetta d'acqua fresca e esponendoci al sole ecco che torniamo in noi e dopo aver salutato il parroco torniamo verso casa. Ma senza pensare "Hai capito il parroco è, glie dava forte con le donne. Ma come si è ritrovato poi a divenire prete, bah strana sta cosa". Mentre c'incamminavamo verso casa e il sole era forte tanto da cominciare ad avere un caldo bestiale, incontrammo una vecchietta che ci chiese "Ma quando inizia la messa?", gli rispondo "Signora, il prossimo anno, è arrivata tardi", lei se ne va indispettita verso la Chiesa, forse pensava la stessi prendendo in giro, ma ben presto avrebbe avuto miglior risposta da parroco, forse avrebbe fatto il muso anche a lui.
Si torna a casa, è l'una meno un quarto e quindi si cominciano a sentire quei profumi di abbacchio, pollo e soprattutto quei sughi... Poi ci salutiamo con appuntamento addirittura al giorno dopo, la giornata sarebbe terminata su un letto tra dormite assurde e capogiro da paura ,un bel riposino.

P.S. Tutto questo sta nel far ragionare anche quei ragazzi che vanno nelle discoteche e che invece di divertirsi si ubriacano e molte volte perdono la vita per sballarsi un po'. Noi facevamo le nostre serate, ma ben consapevoli che quello che guidava l'auto non toccasse nemmeno un bicchiere che fosse alcolico, la nostra fortuna è il trovare un amico che si divertiva anche senza bere e che c'ha retto nel corso dei 10 anni di discoteche, che poi era soltanto nella serata del sabato, quando si era alla ricerca di divertimento e di rimorchio, quando l'ormone era a palla e la vita non aveva ancora scelto la nostra strada.
Testa in spalla ragazzi, lo dico perchè il rischio purtroppo possiamo essere noi, ma anche gli altri, quindi chi si mette al volante deve essere consapevole che nella sua macchina ci sono altre persone, che in quel momento sono sulla sua coscienza, quindi deve essere sobrio e sapere che deve portarli a casa senza se e senza ma. Attenzione, non salite in macchina di gente ubriaca, perché è molto pericoloso, non fatevi convincere, meglio chiamare un taxi, vi spilla quei 20-30 Euro ma si torna tranquilli a casa, dove i nostri genitori sono svegli ad attenderci, almeno parlo nel mio caso dove mio padre era talmente apprensivo che passava la notte del sabato sera sveglio fin quando non rincasavo, poi andava a letto.
Quindi lo dico perchè in un futuro anche i miei figli potrebbero decidere di passare nottate simili e già ho il pensiero ,ma questa è la vita, basta solo scegliere compagnie giuste e se qualcuno vuole trascinarvi in cose al di fuori del normale, basta dire un semplice NO GRAZIE!