Si dovrebbe dire "Davide batte Golia", ma stavolta "Davide lancia il sasso e lo sfiora quel tanto che Golia resta a distanza". Ecco, la partita di Lecce dove una Juventus orfana di Cristiano Ronaldo non va oltre un pareggio.
Ma se i due rigori sono stati assegnati decisamente bene, il risultato appare al quanto bugiardo, ma non perchè doveva essere una partita in goleada, ma per i gol mangiati in sequenza da Dybala: solo davanti alla porta con Gabriel spostato tutto sulla sua sinistra, che tira sul palo coperto dal portiere con tutta l'altra parte scoperta.
Poi tocca a Danilo, che entra in area e con lo specchio aperto davanti a se la mette al centro non trovando nessuno. Ma la comica succede, quando Bernardeschi salta il portiere e invece di poggiare la palla in rete, clamorosamente a porta vuota tira sul palo. Il Lecce da parte sua fa due tiri in porta, il rigore, netto per tocco dello sfortunato De Ligt, tre partite e due rigori - anche se erano tre su tre netti - e la botta dall'angolo sinistro che il portiere juventino la para sotto l'incrocio dei pali. La Juventus si mangia una vittoria troppo sicura prima di giocarla, e proprio per il prendere troppo sotto gamba questa partita alla fine ci ha rimesso le ossa.

La partita è stata per lo più pallosa, molto, diciamo che l'inizio ricordava Juventus-Lokomitiv di martedì, ma qui la Juventus ha sbagliato l'approccio, cosa che Sarri più volte ha ripreso la squadra.
Come al solito la squadra bianconera, con l'insolita divisa che ricorda il Bari, non ha saputo gestire la partita, anzi come ben sappiamo la squadra bianconera in queste ultime uscite - togliendo la gara con l'Inter - ha sempre subito la rete dello svantaggio in almeno 5 occasioni, detto questo oggi è scesa con la sicurezza di portare via i tre punti dallo stadio Via del Mare, forse proprio questa troppa sicurezza l'ha fatta risvegliare di brutto e ripensare alle occasioni sprecate troppo tardi.

Ora si attenderà l'esito di Inter-Parma per dire se questa giornata grigia possa passare inosservata oppure essere quel passo falso che è costato due punti ai bianconeri.