Il 19 maggio 2010, il Consiglio di Amministrazione della Juventus nomina un giovanissimo Andrea Agnelli, Presidente con deleghe operative. Dopo quasi 50 anni di assenza, è il quarto esponente della famiglia Agnelli a ricoprire questa carica.

Prima pero’, facciamo un passo indietro.
Nel 2006, uno scandalo investi’ il calcio italiano, coinvolgendo le maggiori realtà calcistiche del nostro paese: Calciopoli. La società maggiormente colpita dalla giustizia sportiva fu proprio la Juventus, accusata di illecito sportivo. Venne revocato lo scudetto del 2005 e non assegnato quello del 2006 (entrambi vinti dalla Juve) e la prima squadra fu retrocessa in serie B (con conseguente ed ulteriore penalizzazione).
Ne seguirono, per logica, anche evidenti danni economici.
Si dimise anche la dirigenza che, per anni, aveva portato e guidato la Juventus, a significative vittorie in Italia, Europa e nel mondo.
Tra l’estate del 2006 e quella del 2010, alla guida della società, troveremo prima il dirigente Giovanni Cobolli Gigli e, per una breve parentesi, Jean-Claude Blanc (attuale dirigente del PSG). In questi anni, la squadra ammirata prima dello scandalo, è solo un lontano ricordo.

Nel maggio del 2010, il cambiamento..
Alla guida della vecchia Signora, arrivo’ Andrea Agnelli, un giovane imprenditore e dirigente sportivo, destinato a cambiare per sempre la storia della Juventus.
Con lui alla presidenza, arrivarono anche un nuovo gruppo di dirigenti: vennero assunti Giuseppe Marotta nel ruolo di direttore generale e Fabio Paratici in quello di coordinatore dell'area tecnica (a cui seguirà la nomina di Pavel Nedved come vicepresidente, qualche anno piu’ tardi). La prima stagione è pero’ tutt’altro che esaltante: con la squadra allenata da Luigi Del Neri, arriva un deludente 7° posto.
È ora di cambiare seriamente, con decisione.
L’anno successivo l’incarico di allenatore venne affidato ad Antonio Conte, ex giocatore e capitano proprio della squadra Bianconera.
L’8 settembre 2011 venne inaugurato anche il primo stadio di proprietà in Italia (Juventus stadium prima, diventato poi Allianz Stadium), vero gioiello e vanto della società.
Da qui in avanti, saranno quasi solo esclusivamente vittorie. 9 scudetti consecutivi (3 per Antonio Conte (con tanto di record di punti, ben 102), 5 per Massimiliano Allegri (con 4 coppe Italia ma anche , purtroppo, due finali di Champions League perse) e 1 per Maurizio Sarri ( con tutte le attenuanti del caso, visto il momento delicato che stiamo vivendo).
Sotto la presidenza di Andrea Agnelli, vengono acquistati giocatori del calibro di Pirlo, Bonucci, Barzagli, Vidal, Pogba, Tevez, Higuain, Dybala, Khedira, Mandžukić, Pjanic, Kulusevski, Cuadrado, Bentancur, Douglas Costa, de Ligt, Morata, Chiesa (tanto per citarne alcuni).

Ho lasciato per ultimo, volutamente, il colpo del secolo: Cristiano Ronaldo.

Il bilancio 2009/2010 dei bianconeri presentava un fatturato di circa 220 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2019 riportava un valore di euro 621 milioni, ovvero +183% (nel 2020 il fatturato è sceso a 573 milioni, ma questo dato è “falsato” dal momento storico che stiamo vivendo).
Nonostante i successi ottenuti, spesso e volentieri vengono rivolte molte critiche al presidente, ai suoi dirigenti ed al loro lavoro.
I numeri riportati qui sopra e le tante gioie degli ultimi 9 anni dovrebbero far riflettere.

Credo di non sbagliare affermando che, Andrea Agnelli, sia, al momento, il miglior dirigente sportivo Italiano.