Damián Alejandro Manso nasce il 6 giugno 1979 a Rosario, in  Argentina. Nella stessa città, ma otto anni prima di Messi, il fuoriclasse del Barcellona. Per come noi conosciamo la storia, il paragone con la stella Blaugrana non sta assolutamente in piedi, ma siamo convinti che Manso avrebbe potuto fare di più nella sua sfortunata carriera.

Cresciuto nelle giovanili del Newell's Old Boys,  fa il suo esordio nel Campionato di calcio argentino nel 1996, a soli 16 anni.
Nel 2001 si trasferisce in Francia al SC Bastia, e con la formazione corsa raggiunge la finale di Coppa di Francia, ma subisce un grave infortunio al ginocchio che sembra compromettergli la carriera. 
Per riprendersi (anche emotivamente) dal duro colpo subito, Manso torna al Newell's, ma viene girato in prestito all' Independiente. Il giocatore disputa una buona stagione,  il Newell's ci crede e al rientro dal prestito decide di tenerlo. Nella stagione successiva, conquista il Torneo di Apertura 2004.

Dopo aver subito un nuovo grave infortunio, nel 2006 ritenta l'avventura europea, questa volta allo Skoda Xanthi (squadra del massimo campionato greco). Lì vive una stagione di alti e bassi.
Nel 2007, viene acquistato dalla LDU Quito. Club con il quale riesce ad esprimere tutto il suo estro. Diventa uno dei giocatori più rappresentativi. La squadra risale dal nono posto e conquista il Campionato ecuadoriano 2007, la Copa Libertadores 2008 e accede alla finale della Coppa del mondo per club FIFA 2008. E' stato per merito su se il Quito ha raggiunto la finale del mondiale per Club persa 1-0 contro l'irresistibile Manchester United di Sir Alex Ferguson e Cristiano Ronaldo.  Alla fine della competizione, Manso viene premiato come uno dei migliori giocatori dietro Rooney e Cristiano Ronaldo.

Nel 2009 passa ai messicani del Pachuca, dove si rende protagonista della vittoria della CONCACAF-CHAMPIONS. Grazie a questa vittoria il Pachuca accede al mondiale per Club (in quella edizione fu l' Inter a trionfare), ma Manso e compagni vengono eliminati dalla squadra della Repubblica Democratica del Congo: il Mazembe. 
Appena dopo il Mondiale, il Pachuca cede il giocatore ai Jaguares de Chiapas (Messico). Da quel momento, inizia il declino più profondo: in poco più di due anni, cambia cinque squadre, tornando ancora una volta al Newell's Old Boys nel 2013. Nel 2015 passa al Club Atlético Chacarita Juniors,  dal quale si svincola nel 2017 al termine del contratto.
Neanche il tempo di annunciare il ritiro, che non resiste al richiamo del campo.

Oggi, a 38 anni,  lo troviamo nella ASD Justo José de Urquiza, squadra argentina della Primera B Metropolitana, la nostra Serie D. La stagione sta per finire, e la squadra da lui guidata si è qualificata per i Play-off.
Questa è stata brevemente la storia che vi abbiamo voluto raccontare. Una carriera a cui Manso avrebbe potuto chiedere di più, ma che non cancellerà mai i trofei e le belle prestazioni che ci hanno fatto innamorare di lui.